Arezzo, 12 luglio 2024 – Raddoppio della Due Mari parte seconda. Manca la pubblicazione dell’avvio del procedimento, ma intanto sul sito del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica è già apparsa una lunga lista di proprietari interessati a eventuali, futuri, espropri per la realizzazione di un altro lotto della Due Mari.
Una lista che fa tremare molti, così come era successo con la prima mandata di espropri. In tanti, tantissimi, allora, di quella lista non ne erano a conoscenza. Seppero dai media o per caso che sul loro giardino sarebbe stato costruito un pilone di un cavalcavia, o che al posto del loro box sarebbe passata una strada. Espropri, quelli, necessari per la realizzazione delle due bretelle tra San Zeno e San Giuliano e quella in direzione della Valdichiana, e per la costruzione del cavalcavia di via Salvadori.
Lo seppero, spesso, senza avere il tempo necessario per capire come muoversi per salvaguardare i propri interessi e valutare la possibilità di preparare le proprie osservazioni da rimettere ad Anas, come fece, di tutta fretta, il Comitato di via Salvadori che unì una gran numero di residenti della zona.
Oggi sono 174 le particelle, di proprietà di altrettanti proprietari, presenti nella nuova lista pubblicata sul sito del ministero, soggetti ad esproprio necessario, come si legge nell’intestazione del documento, alla realizzazione del Tratto Nodo di Arezzo-Selci Lama (E45). Adeguamento a quattro corsie del tratto San Zeno-Arezzo-Palazzo del Pero.
Per ciascuno, oltre a dati catastali, è indicata anche l’indennità prevista. Alcuni sono terreni agricoli, altri frutteti, e poi immobili. Tutti ubicati tra lo svincolo che incrocia via Andrea della Robbia e prosegue fino al Palazzo del Pero, là dove, il progetto, prevede la realizzazione delle quattro corsie, in continuazione al precedente progetto definitivo ora approvato. Il passaggio successivo sarà il progetto esecutivo e poi l’appalto dei lavori.
Un primo lotto che ha visto Comune, comitati e Anas discutere a lungo. A dicembre scorso la conferenza dei servizi decisoria sul progetto definitivo della E78 tenutasi in Regione si era chiusa con un "no" formale alle richieste del territorio aretino. "Nessuna delle osservazioni presentate dal Comune è stata recepita dal commissario" aveva spiegato l’assessore Marco Sacchetti.
Sul sito della Regione, a proposito dell’accordo sottoscritto con Anas emerge come solo la proposta di non cancellare il cavalcavia in via Salvadori sia stata accettata. Niente da fare, invece, per le proposte di modifica delle bretelle, proposta dal Comune e a gran voce dai comitati che si erano costituiti.
Sul tema interviene anche Confindustria Toscana Sud, "Nell’apprendere con soddisfazione la notizia della sottoscrizione dell’intesa fra il commissario straordinario Anas Massimo Simonini e il presidente della giunta regionale Giani per la realizzazione del tratto aretino della Due Mari tra San Zeno e La Magnanina, esprime comunque preoccupazione per i ritardi accumulati nell’iter di esecuzione dell’opera" sostiene Confindustria.
"Poiché le difficoltà legate alla questione delle bretelle e i conseguenti ritardi accumulati per l’avvio della progettazione esecutiva hanno fatto slittare dal 2024 al 2025 il probabile finanziamento dell’opera, invitiamo ora le istituzione e il territorio a impegnarsi in modo coeso per rendere possibile un investimento di 300 milioni di euro circa" si legge ancora nella nota di Confindustria Toscana Sud.