LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Due Mari: niente soldi nel bilancio. Allarme Pd e la Regione conferma. La Tirrenica avanti, i nostri lotti no

"Tutto pronto per la gara e l’affidamento dei lavori ma non c’è copertura finanziaria" dice l’assessore Baccelli. Il primo avviso da Simiani: "Lo stallo rischia di rimandare un’opera strategica". Nuovo appello al Governo. .

Il futuro del completamento dell’opera nel tratto aretino resta in stand by

Il futuro del completamento dell’opera nel tratto aretino resta in stand by

"È tutto pronto per la gara e l’affidamento dei lavori, ma devono essere assengnate le risorse. E dalle notizie che ricevo, i lotti aretini della Due Mari non hanno copertura finanziaria". Da Firenze l’assessore regionale Stefano Baccelli mette in fila il lavoro fatto fin qui con il commissario straordinario Massimo Simonini, richiama la Conferenza dei servizi "all’interno della qualeabbiamo stabilito accordi con gli enti locali e, nello specifico con il Comune di Arezzo che aveva presentato osservazioni anche di un certo rilievo ma poi ha condiviso alcune modifiche; abbiamo infine sottoscritto l’intesa tra il commissario straordinario Simonini e il presidente della Regione Giani". Tutto pronto, ma i due lotti aretini rischiano di restare in stand by. E Simonini ha concluso il suo mandato: al suo posto arriverà il responsabile del dipartimento Anas dell’Umbria in virtù di una ripartizione delle competenze tra le regioni. Da Roma, il parlamentare dem Marco Simiani, capogruppo in commissione ambiente e lavori pubblici a Montecitorio, lancia un alert. Nel "decreto del governo in cui si propone il conferimento degli incarichi di Commissario straordinario per la realizzazione del Corridoio Tirrenico-E78 Grosseto-Fano, oltre alla riqualificazione della strada statale 106 Jonica, non sono indicate le risorse che invece, sono già state inserite nel contratto di programma tra Mit e Anas. Strumenti di pianificazione dei singoli interventi in cui sono indicate anche le risorse per la realizzazione dei i due lotti aretini: l’adeguamento della quattro corsie tra Siena e Bettolle, il cosiddetto lotto zero, per un importo di 380 milioni e il nodo San Zeno-Arezzo-Palazzo del Pero. Qui le risorse sono pari a 315 milioni". Tuttavia, fa notare il parlamentare dem "nella legge di bilancio i nostri emendamenti per l’assegnazione di quelle risorse, sono stati respinti. La conseguenza è che ad ora non ci sono i finanziamenti per far partire i lavori". Attende di conoscere i dettagli della legge di bilancio al capitolo "grandi opere" per la Toscana l’assessore Baccelli che insieme al governatore Giani aveva inserito la Due Mari come seconda priorità indispensabile per la Toscana, dopo la realizzazione della Tirrenica. E per questo hanno più volte sollecitato il Mit e lavorato in tandem con Anas ed enti locali per predisporre i passaggi necessari per arrivare al traguardo. Ma per completare l’ultimo miglio manca il "carburante". "Noi continueremo a chiedere a governo e ministero l’assegnazione dei finanziamentindispensabili a completare le opere strategiche per la Toscana e nel caso della Due Mari, per tutto il centro Italia", spiega Simiani secondo il quale "lo stallo sulle risorse rischia di rallentare la tabella di marcia già impostata dai governi precedenti. Continueremo a sollecitare il governo perchè crediamo che per la Toscana in questo momento, non ci siano risposte concrete ed efficienti per lo sviluppo della rete infrastrutturale a cominciare dalle opere già inserite nel contratto di programma: la nostra regione sconta un gap infrastrutturale che va colmato con risorse adeguate". A Firenze l’assessore Baccelli attende di mettere sotto la lente la legge di bilancio ma fin d’ora avverte: "Occorre portare a termine le opere cantierabili, è questa la priorità per la Toscana e il Paese, piuttosto che immaginare la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina". E lancia la freccia contro Roma.