
Confidustria Toscana torna a sollecitare il completamento della superstrada Due Mari, in particolare il tratto aretino
Una lettera aperta per denunciare "l’incomprensibile ritardo che sta subendo il completamento della Due Mari". La firma il direttore generale di Confidustria Toscana Sud Alessandro Tarquini, destinatari Regione, Comune, parlamentari e consiglieri regionali. Lettera già arrivata sulle scrivanie degli amministratori e dei politici. E da Firenze rimbalza ad Arezzo, con la sollecitazione a fare in fretta. E a superare lo stop sulle risorse necessarie a completare l’opera nel tratto aretino. Lo stesso tratto per il quale ci sono già i progetti esecutivi ma da Roma - almeno fino ad ora - non arrivano i finanziamenti per far partire i cantieri.
"Non comprendiamo perché improvvisamente, con un colpo di spugna, siano scomparse le somme che erano state messe a disposizione per i Lotti 0, 1 e 2 dei lavori. Sottolineiamo che il Lotto 0 di Siena e il Lotto 2 nodo di Arezzo sono giunti in fase di progettazione esecutiva che potrebbe terminare nei prossimi mesi, per poi avviare l’appalto dei lavori entro il 2025", scrivono gli industriali nella missiva. E sottolineano il paradosso, considerando "irragionevole che proprio ora sia sparita la copertura finanziaria necessaria per concretizzare i progetti. Si tratta, vogliamo ricordarlo, del completamento di un’opera considerata strategica e prioritaria, tanto da nominare un Commissario Straordinario per arrivare finalmente alla sua realizzazione. Non vogliamo credere che un’infrastruttura della portata della Due Mari sia condizionata e sacrificata da considerazioni di altro tipo rispetto all’oggettiva rilevanza riconosciuta sinora dai diversi Governi".
Perchè è il grido d’allarme degli imprenditori "il nostro territorio continua ad essere penalizzato da un deficit infrastrutturale da troppo tempo e su troppi fronti: superstrada E 78, terza corsia Autosole, E45, solo per citarne qualcuno". Di qui l’appello alla politica e al tempo stesso un monito: "Vorremmo che tutti coloro che lo rappresentano, sia a livello nazionale che locale, abbiano ben presente che rinunciare ad un’opera così importante precluderà lo sviluppo di tutta l’Italia centrale. Chiediamo a politici e amministratori di attivarsi con determinazione e risolutezza per fare tutto il possibile affinché questo non accada".
Nella lettera è riportato un accurato resoconto dei passaggi e dei provvedimenti che hanno riguardato il progetto della Due Mari a partire dal 2016. Numeri, date, cifre, che segnalano la storia - infinita - di un’opera fondamentale che collega Tirreno e Adriatico e sul piano economico rappresenta una "autostrada" cruciale per il trasferimento delle merci lungo le due direttrici.
La mappa sullo stato di avanzamento dei lavori muove dal Lotto 0 (adeguamento a 2 corsie per senso di marcia da Siena a Ruffolo, 4,5 chilometri): è giunto al progetto definitivo, approvato con intesa fra il presidente della Regione e il Commissario straordinario nazionale con delibera della giunta toscana (n. 664 del 3 giugno 2024). L’importo dei lavori più somme a disposizione è di 243 milioni. Il tratto aretino, (Lotto 2) da San Zeno alla Magnanina, (adeguamento a 2 corsie per senso di marcia, 5 chilometri): c’è il progetto definitivo, approvato nell’accordo siglato dal governatore Giani e il Commissario straordinario nel giugno 2024. L’importo dei lavori, più somme a disposizione è di 313 milioni. La mappa prosegue con il trattoLa Magnanina-Palazzo del Pero Qui siamo alla determinazione del progetto definitivo e si è aperta la fase di Conferenza di Servizi dopo che sono stati emessi avvisi di esproprio ai proprietari dei terreni. L’importo dei lavori più somme a disposizione è di euro 335 milioni. Ora la palla passa alla politica.