LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Due Mari, riparte la battaglia. Il Comune fa ricorso al Tar. Ghinelli: "No al progetto". C’è il rischio di altri ritardi

Il provvedimento approvato all’unanimità dalla giunta, al centro il nodo bretelle. Il sindaco: "Tutela del territorio e salvaguardia dell’ambiente sono volontà della città". La richiesta boccia la decisione del Commissario che apre la strada ai lavori.

Il provvedimento approvato all’unanimità dalla giunta, al centro il nodo bretelle. Il sindaco: "Tutela del territorio e salvaguardia dell’ambiente sono volontà della città". La richiesta boccia la decisione del Commissario che apre la strada ai lavori.

Il provvedimento approvato all’unanimità dalla giunta, al centro il nodo bretelle. Il sindaco: "Tutela del territorio e salvaguardia dell’ambiente sono volontà della città". La richiesta boccia la decisione del Commissario che apre la strada ai lavori.

Due Mari senza pace. Sul nodo aretino della grande incompiuta, si apre una nuova battaglia. Nel mirino finiscono le tribolatissime bretelle di San Zeno e San Giuliano, già nel target dei comitati e del Comune, artefice quest’ultimo di un ricorso al Tar nel 2023. Ora Palazzo Cavallo scende in campo con un nuovo ricorso ai giudici amministrativi della Toscana e stavolta contro "l’atto assunto dal Commissario straordinario di approvazione del progetto definitivo", tuona il sindaco Alessandro Ghinelli che tiene il punto e va avanti. Quell’atto che di fatto, apre la via ai cantieri, "non ci scoraggia. La tutela del territorio e la salvaguardia dell’ambiente sono volontà della città, rappresentata dal Consiglio comunale. Per questo motivo, la Giunta ha deliberato all’unanimità di presentare un nuovo ricorso al Tar della Toscana per l’annullamento dell’atto di approvazione del progetto definitivo".

Il punto non è l’opera in sè che resta strategica - "l’amministrazione non è affatto contraria al completamento della due Mari infrastruttura che il territorio aspetta da decenni", sottolinea Ghinelli. Su questo la linea è sempre stata chiara: lo stop alle bretelle non vuol dire fermare l’iter dell’opera. La richiesta era stralciarle per rimandare a un approfondimento maggiore quando "si affronterà il tema del nodo di Olmo nella sua realizzazione". Il punto-chiave è "realizzarla nel migliore dei modi. Riteniamo che le criticità da noi sollevate, relative all’impatto ambientale generato dal collegamento tra il raccordo autostradale a San Giuliano e l’area di San Zeno siano più che mai valide". E su questa base, il sindaco rilancia: "Non possiamo ignorare le preoccupazioni dei cittadini e le mutate condizioni del territorio rispetto a vent’anni fa, quando il progetto fu approvato. Confidiamo che il Tar della Toscana saprà ascoltare le nostre ragioni e riconoscere la necessità di soluzioni alternative, più rispettose dell’ambiente e delle esigenze della comunità". La decisione del ricorso ha incassato l’ok della giunta all’unanimità e nella nota sono riportate le motivazioni. Il provvedimento è scattato "a seguito del mancato accoglimento da parte del Commissario straordinario delle modifiche generali e puntuali al progetto di Anas relativo alle due bretelle di collegamento tra la Due Mari da una parte e il raccordo autostradale Arezzo-Battifolle e la Umbro-Casentinese dall’altra, proposte dall’amministrazione, modifiche che avevano come obiettivo ridurre gli impatti ambientali sia in fase di cantierizzazione che in esercizio dell’opera" e "in completa osservanza di quanto previsto dall’atto di indirizzo già deliberato con un’ampia maggioranza dal Consiglio comunale nell’ottobre 2023. Il Commissario straordinario malgrado i numerosi inviti dell’amministrazione, inviti supportati anche dalla Regione Toscana, non ha accolto le osservazioni avanzate dal Comune, soprattutto quella di stralciare dal progetto la bretella di collegamento tra il raccordo autostradale e l’area di San Zeno, intervento molto impattante e pertanto da assoggettare a valutazione di impatto ambientale. Un ricorso che recepisce in pieno le istanze dei cittadini e dell’amministrazione e che invitava a una rivalutazione del progetto per trovare una soluzione migliore e alternativa".

Solo un anno fa il vertice il Regione con l’allora Commissario alle grandi opere Simonini, lo stesso sindaco seguito da mezza giunta e l’assessore Baccelli: l’esito era stata una mediazione. Ma adesso si riparte dal via.