Due ore e mezzo di ritardo sui treni: "Il mio viaggio lungo sette ore"

La storia di Ilaria partita da Frosinone rimasta bloccata prima sul Frecciarossa e poi a Santa Maria Novella "La stazione era superaffollata, quando siamo saliti sul regionale non c’era aria condizionata".

Due ore e mezzo di ritardo sui treni: "Il mio viaggio lungo sette ore"

Due ore e mezzo di ritardo sui treni: "Il mio viaggio lungo sette ore"

AREZZO

Da Frosinone ad Arezzo in 7 ore. Nella giornata più calda dell’estate. Una distopia che ieri è diventata realtà per l’ennesimo inconveniente sulla linea ferroviaria Roma-Firenze. L’odissea della giornata è toccata (tra i tantissimi) a Ilaria che dalla città laziale era partita per un fine settimana dalla sorella che vive ad Arezzo. Weekend che non è iniziato benissimo per i soliti disagi che chi viaggia sui binari deve - ahimè - mettere in conto.

Stavolta si è trattato di un guasto elettrico alle 8:15 di mattina all’altezza di Firenze Rovenzano. Un intoppo che si è riversato su tutta la linea mandando in tilt la circolazione dell’alta velocità e della linea convenzionale. Il risultato? L’Italia spaccata in due. Stazioni sovraffollate così come i vagoni che pian piano sono cominciati a ripartire solo da ora di pranzo. Coincidenze perse, appuntamenti cancellati e tanta rabbia da parte dei pendolari aretini:.

Per Ilaria il viaggio era iniziato con qualche innocente avvertimento: una spicciolata di minuti di ritardo per il Freccia che da Frosinone l’avrebbe portata a Firenze. "Da Frosinone siamo partite alle 6:60 ma siamo arrivate a Firenze alle 11:45, anziché alle 9". E il peggio doveva ancora arrivare. La sorella che doveva venir a prendere Ilaria e la madre alla stazione verso le 10 ha capito che poteva prendersela con calma perché intanto la notizia del caso ferroviario stava rimbalzando sui social. I treni da e per Arezzo sono arrivati a segnare anche 140 minuti di ritardo. Turisti e lavoratori sono rimasti letteralmente a piedi. Le Università sono ancora chiuse altrimenti altro che quarto d’ora accademico per compensare il ritardo. Chi doveva andare al lavoro ha dovuto chiedere un permesso. I pendolari del Valdarno sul loro gruppo facebook hanno raccontato le loro vicende, vicende di chi è rimasto "abbandonato a Pontassieve in attesa di un fantomatico bus".

Dopo un paio d’ore nella caotica stazione Santa Maria Novella che intanto era diventata caotica quanto mai per la folla di viaggiatori spaesati, Ilaria riesce a salire su un regionale in direzione Arezzo. Peccato che dietro l’angolo si celava un’altra beffa. "Aria condizionata fuori uso". Già, non il massimo con il termometro che si aggira ai 40 gradi. Fatto sta che alle 13:30 finalmente le due sorelle si sono potute abbracciare. Ma è difficile dire che tutto è bene quel che finisce bene.

Luca Amodio