Due tragedie in pochi giorni, è allarme

Due tragedie in 18 giorni sulla provinciale 77: una studentessa muore per uscita di strada, un altro incidente coinvolge un cinghiale. La presenza di animali selvatici aumenta il pericolo.

Due tragedie in pochi giorni, è allarme

Due tragedie in 18 giorni sulla provinciale 77: una studentessa muore per uscita di strada, un altro incidente coinvolge un cinghiale. La presenza di animali selvatici aumenta il pericolo.

Due tragedie in 18 giorni: stessa strada, la provinciale 77 e quasi stesso punto, sul tratto del comune di Pieve Santo Stefano compreso fra la zona industriale di Pian di Guido e la località di Baldignano, con la E45 che scorre a ridosso. Il 22 luglio in sella al suo scooter aveva perso la vita Clarissa Burzi, 15 anni, studentessa residente a Madonnuccia. Fatale per lei l’uscita di strada e l’ impatto contro una palina della fermata dell’ autobus. Le cause non sono state ancora appurate con esattezza, anche se sembra da escludere il coinvolgimento di animali, mentre nel caso di Andrea Camaiti, l’azione del cinghiale è stato determinante. Si potrà dire di tutto, anche del fondo stradale che in alcuni punti presenta sconnessioni – come qualcuno ha voluto far notare – ma le insidie di questi tempi provengono anche e soprattutto dagli animali selvatici che, vista la prolungata siccità e la carenza di cibo e acqua nelle zone boschive di altura, tendono a scendere nel fondovalle. La situazione si acuisce nel periodo estivo e quindi a concorrere nell’alzare il grado di pericolosità della strada sono proprio gli ungulati, a volte singoli come l’altra notte e a volte in movimento in gruppo. Se costituiscono un ostacolo per le auto, figuriamoci per le moto (specie di notte) e anche per gli appassionati della bicicletta, che amano percorrere quella strada e che evitano di pedalare con passo sostenuto per la paura di imbattersi in un cinghiale che magari spunta all’improvviso, dietro una curva.

Claudio Roselli