FRANCESCO TOZZI
Cronaca

"E’ il mio concerto: perché parlare di Mick?" Jagger, vegetariano rock, strega la macelleria

Chris, fratello del leader degli Stones, spazia dal folk al blues. "Non amo la carne ma qui è bello". E prima di suonare va a fare il bucato

di Francesco Tozzi

"Stasera è il mio concerto, perché parlare di Mick?". Non le ha mandate a dire Chris Jagger in occasione del suo evento a Pian di Scò. Il fratello dell’intramontabile leader dei Rolling Stones ha infatti aperto la diciottesima edizione del festival Orientoccidente con un’anteprima internazionale in un luogo davvero curioso. Ad ospitare il musicista britannico è stato Gianni Buccianti, conosciuto fuori dai confini valdarnesi come Johnny The Butcher, il macellaio che da molto tempo infiamma via Roma a colpi di rock. Si parte dunque con un nome di peso, che arricchisce senza ombra di dubbio la kermesse organizzata da Giampiero Bigazzi. Chris Jagger è completamente a suo agio tra i piandiscoesi. Mentre il concerto viene aperto dal gruppo locale Edlynn & Le Corde, in attesa del suond-check il cantautore si reca nella lavanderia a gettoni adiacente alla bottega di Buccianti per fare il bucato. "A dire la verità ho saputo solo all’ultimo momento il luogo esatto dove avrei suonato - racconta Jagger - Sono molto felice di essere qui. È uscito recentemente il mio nuovo album, ’Mixing up the medicine’, un lavoro molto bello di cui vado fiero, e ho scritto pure un libro dal titolo ’Talking to myself’. Il mio tour promozionale mi ha così condotto fin qui a Pian di Scò. L’ultima volta che sono stato in Toscana risale a molti anni fa, quindi non la conosco molto bene. Sono stato a Firenze per un concerto un paio di anni fa, ma ci sono così tanti posti meravigliosi in Italia che è difficile riuscire a visitarli tutti".

È la prima volta che suona in una macelleria, un luogo che frequenta molto raramente: "Sono vegetariano, non adoro molto mangiare carne" spiega sorridendo. Poi inizia il concerto e, armato di chitarra acustica e armonica, Chris riesce a coinvolgere il pubblico con l’energia delle tracce del suo ultimo disco. Si passa da sonorità blues al folk, dal rock al reggae. Un caleidoscopio di generi musicali che anima un piccolo borgo alle pendici del Pratomagno, in un pomeriggio di aprile. Presentatore e mattatore dell’evento, Gianni Buccianti è il regista di un’operazione culturale che è unica nel suo genere. “Johnny The Butcher è un soprannome che mi dette tanti anni fa Eric Taylor - spiega il titolare della macelleria “Buccianti Giulio” - quando iniziammo a tenere i concerti in bottega.

Sono quasi dodici anni infatti che la mia macelleria si trasforma in un palcoscenico da concerto. È iniziato tutto tramite Massimiliano Larocca, che doveva presentare un cd e mi propose di farlo in macelleria. Da lì è partita questa iniziativa, con cui siamo riusciti a portare a Pian di Sco cantautori di importantissimo rilievo, come ad esempio Sarah Lee Guthrie, Arlo Guthrie, John Strada e Andrea Parodi. Oggi con Chris Jagger - prosegue Buccianti - si avvera un sogno che tenevo nel cassetto, ciò quello di portare un po’ di Rolling Stones in Valdarno. Questo grazie soprattutto ad Orientoccidente, un sodalizio e un’amicizia che dura ormai da quattro anni”.

Dopo lo stop forzato imposto dalla pandemia, il mondo della cultura si rimette in moto, proponendo eventi fuori dal comune in grado di attrarre curiosi, appassionati, fan o semplici abitanti del luogo. Ma l’obiettivo principale di Gianni Buccianti è quello di tenere vivo un piccolo paese di collina, dimostrando che anche a Pian di Sco si può fare musica di altissimo livello e offrire un prodotto culturale di qualità. “Ho già in programma di realizzare altre iniziative - conclude il macellaio rock - Cerchiamo sempre di alzare l’asticella quando invitiamo i nostri ospiti. Con Chris abbiamo raggiunto una vetta molto elevata, però mai dire mai. Adesso sono a lavoro portare in paese Amy Helm, figlia di Levon, batterista della “Band” di Bob Dylan”.