
Maria Pia Fanfani (Pressphoto)
Arezzo, 7 novembre 2019 - Roma, 7 novembre 2019 - E’ morta a Roma, all’età di 97 anni, Maria Pia Tavazzani, vedova di Amintore Fanfani, uno dei più celebri politici italiani del secondo dopoguerra, e figura storica del partito della Democrazia Cristiana. Maria Pia era anche zia di Giuseppe Fanfani, ex parlamentari e sindaco di Arezzo per due mandati prima di essere nominato membro laico del Csm.
Maria Pia Fanfani fu partigiana, scrittrice e fotografa. Divenne famosa dopo il matrimonio con il tre volte presidente del Senato e cinque volte presidente del Consiglio dei ministri, tra il 1954 e il 1987.
Nata a Pavia il 29 novembre 1922, venne educata da papà Carlo e da mamma Ida Carmeloni all’impegno umanitario, anche per un voto fatto dalla madre quando Maria Pia rischiò la vita da piccola per una polmonite. Si sposa nel 1942 con l’ingegnere Giuseppe Vecchi. Durante a seconda guerra mondiale si offre come staffetta, con il fratello Attilio, capo partigiano, nella lotta contro l’occupazione nazifascista. Aiutò anche alcune famiglie ebree a fuggire in Svizzera. Nel 1973 muore il marito Vecchi, e nel 1975 sposa Amintore Fanfani, anche lui rimasto vedovo di Biancarosa Provasoli. Accanto a Fanfani Maria Pia rinnova il suo impegno umanitario, sfruttando i contatti internazionali del marito. Figura importante per la Croce Rossa Italiana, la Fanfani nel 1983 diventa presidente del Comitato Nazionale Femminile della CRI. Lo rimarrà fino al 1994. Nel 1985 viene nominata a Ginevra vicepresidente della Lega Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (1985-1989) sotto la presidenza di Enrique de la Mata. Il suo impegno si concentra nelle missioni umanitarie nei Balcani, martoriati dalla guerra seguita al crollo della Iugoslavia. La sua presenza carismatica, il suo impegno, la portano ad essere considerata come la prima vera first lady della Repubblica italiana.
Dieci anni fa,nel 2008, Maria Pia aveva portato una sua testimonianza ad Arezzo per commemorare la figura del marito, in un incontro in Prefettura al quale presero parte tanti politici di livello nazionale,
E in contemporanea c'era stata una seduta seduta del consiglio straordinario di Pieve Santo Stefano, il paese natale di Amintore, nella quale il figlio Giorgio aveva presentato un volume di memorie.
E in prefettura c'era anche Giuseppe Fanfani, nipote di Amintore, e sindaco di Arezzo che lo ricorda come "uno zio molto duro di carattere, di grande intelligenza, di cultura infinita e di grandissima coerenza morale che aveva ripreso, in parte dalla mamma ed in parte da Alcide De Gasperi". Ne aveva parlato come "uomo di grandissime qualità politiche, ma anche etiche che a tutta la mia generazione ha insegnato a fare politica senza pensare alle convenienze personali".