REDAZIONE AREZZO

E' morto don Tullio Cappelli, assistente in carcere per 40 anni e amico di Albertazzi

Il sacerdote (al centro della foto) era canonico della Cattedrale, professore di teologia ed ex responsabile dell'istituto di scienze religiose

Don Tullio Cappelli

Arezzo, 7 giugno 2015 - Chissà come deve aver immaginato il momento della sua morte: lui, preciso fino alla virgola, puntiglioso a volte per la capacità di muoversi tra il diritto canonico e quello penale o civile. Don Tullio Cappelli è' morto a 94 anni, è morto nel giorno del suo compleanno. 

Un grave lutto per  la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, nella quale don Tullio aveva rivestito tantissimi incarichi. Canonico della Cattedrale, Professore Emerito di Teologia, responsabile dell'istituto di scienze religiose, anche in virtù di quella precisione quasi divertita con la quale costruiva le sue riflessioni e le sue omelie.

Era nato ad Arezzo,per l'appunto un 7 giugno: il 7 giugno del 1921. E ad Arezzo era stato ordinato sacerdote durante la guerra, il 1° novembre 1943.

Ma la sua grande vocazione era quella che lo aveva spinto a diventare cappellano del carcere. Lo era stato per circa 40 anni, assistendo passo passo alla trasformazione di questa figura determinante nel piccolo mondo carcerario. Sua era stata l'iniziativa di rifare la cappella interna, un gioiellino che ti mostrava con gli occhi che gli brillavano: aspettando lo stupore e l'ammirazione che erano un po' anche le sue.

In quella impresa gli aveva dato qualche consiglio anche Giorgio Albertazzi: era finito in carcere dopo la guerra per una vicenda che nel tempo è stata oggetto di tante ricostruzioni diverse, accusato di collaborazionismo militare durante la Repubblica di Salò e poi scarcerato.

Con don Tullio aveva mantenuto un buon rapporto, epistolare (Cappelli era un uomo di un'altra generazione e che amava tantissimo scrivere lettere in tutte le direzioni) e non solo: quando l'attore capitava qui per lavoro si fermava sempre a salutarlo o era lui, dinamico fino a pochi anni prima della morte, ad andarlo a trovare. O lo accoglieva nella sua casa, in via Pietri, dietro le scale mobili: un groviglio di giornali, articoli, pubblicazioni tra le quali solo lui poteva trovare il filo, muovendosi scattante da una pila  sotto un tavolo ai cataloghi negli armadi.

Gli ultimi anni, viste le sue condizioni fisiche che si erano andate aggravando, li aveva passati nella Casa del Clero. Il funerale sarà celebrato oggialle 10, naturalmente in  Cattedrale, dove era canonico e dove finché la salute glielo ha consentito ha "detto Messa" (come si diceva una volta) fino a pochissimi anni fa.