
Neal con la bandiera dell'Arezzo
Arezzo, 7 marzo 2019 - Fatali furono le ruspe, quelle che tre anni fa hanno raso al suolo il mitico Upton Park. Al suo posto restano solo tanti ricordi sepolti dalle macerie, sostituiti da palazzoni con appartamenti di lusso ancora in costruzione. Lo stadio londinese è stato per oltre un secolo la «casa» del West Ham, da allora gli Hammers giocano all’Olimpico costruito per i Giochi del 2012: i tifosi non riescono ad abituarsi al nuovo stadio in cui si è smarrita la vecchia atmosfera british che tanto successo ha avuto al cinema e nella letteratura sportiva.
Tra i delusi anche Justin Neal, giovane tifoso del West Ham a cui la Bbc ha dedicato un lungo servizio nei giorni scorsi. «Quando si ama una squadra di calcio lo si fa a prescindere dal campionato», dice Justin raccontando di fronte alle telecamere della tv di Stato britannica la sua nuova passione per l’Arezzo. Neal è stato «contagiato» qualche anno fa da un collega che lavorava con lui in un negozio di Zara a Londra: si chiama Fernando Hester ed è aretino con il padre inglese.
Dalla prima volta ad Arezzo per vedere la Giostra del Saracino nel 2014 (parteggia per Porta Crucifera) e subito dopo gli amaranto con la Torres alla prima in serie C (debutto da spettatore allo stadio Comunale saltato per lo slittamento della partita causa ripescaggio) è stata un’escalation di passione che Justin ha raccontato alla Bbc e poi aLa Nazione.
«Preferisco spendere 900 sterline per stare qualche giorno ad Arezzo e vedere una partita – racconta Neal al telefono da Londra – piuttosto che spenderne 600 per l’abbonamento al West Ham che vado a vedere massimo 4-5 a stagione. Nel nuovo stadio non sento più l’atmosfera di una partita di calcio, gli spettatori sono considerati consumatori e non sono più sostenitori. In Premier League si è perso quel senso di appartenenza e di comunità che in curva sud ancora si avverte, anche se l’Arezzo gioca in C».
Justin non è stato particolarmente fortunato quando è riuscito a mettere da parte i soldi per vedere il Cavallino dal vivo: «Alla prima con l’Albinoleffe nel gennaio 2015 abbiamo perso e nelle altre due in casa non abbiamo mai vinto ma è stato bellissimo essere presente in trasferta a Monza nel 2017 quando abbiamo trionfato 3-0». Dalle foto del settore ospiti allo stadio Brianteo in effetti spunta lo stendardo a due aste con il Cavallino Rampante sopra i due martelli incrociati, emblema del West Ham e la scritta London, lo stesso che Neal ha mostrato orgoglioso nel servizio della Bbc.
«Non so quando riuscirò a tornare per vedere un’altra partita dell’Arezzo – sospira il tifoso inglese – ogni domenica la seguo tramite il web o con i WhatsApp che mi inviano i miei amici aretini. Certo che mi piacerebbe molto gustarmi una partita dei playoff ma vorrei anche essere alla Giostra che ho già visto in cinque occasioni in piazza Grande, un altro grande esempio dell’amore degli aretini per la loro città». Magari riuscirà a mettere insieme il Saracino di settembre e il debutto dell’Arezzo 2019-20. Sognando la prima vittoria da vivere in mezzo alla curva sud.