Prima finiamo di contare le schede. Poi telefoniamo, come eleganza elettorale prevede, alla vincitrice per complimentarci. Poi rimettiamoci al tavolo. Al tavolo di Medioetruria, il sogno di una stazione sull’alta velocità. Il ministro aveva annunciato di volerla realizzare a Creti: una scelta dei tecnici, niente di politico, assicurava. Però dietro l’angolo c’erano le elezioni in Umbria e qualche dubbio, forse ingiusto o forse no, era spuntato. Ora il pallone torna al centro e un nuovo passaggio al tavolo potrebbe aiutare tutti: chi è convinto che Creti sia la panacea, e ha il diritto che l’idea passi senza sospetti di strumentalizzazioni, e chi - fatti alla mano - ritiene Rigutino l’unica soluzione. La politica frena, il buon senso accelera: dov’è il capostazione?
CronacaE ora rimettiamo i treni al centro del villaggio