di Dory d’Anzeo
Un verdetto per molti ‘iniquo’ ha messo fine all’esperienza di Ivana Vamp, la drag queen aretina, nel programma di Discovery+ "Drag race Italia". Ma lei, Ivana (all’anagrafe Daniele Alì) ha reagito con la classe che la contraddistingue: "Nelle migliori gare nessuno dei grandi ha mai vinto", ha spiegato prima di salutare il pubblico. Il suo telefono, tuttavia, squilla di continuo, come pure i social sono invasi da commenti, sempre lusinghieri. Tra una telefonata e l’altra, riusciamo a contattarla per parlare un po’ della sua carriera che ha preso il volo: "È stata sempre un divenire, con tanti alti e bassi ma sicuramente unica. Ho iniziato a muovere i primi passi ad Arezzo, nella mia città, sfidando ogni pregiudizio. Per quanto riguarda la televisione, sono approdata a Rtv38 (dove tra l’altro ancora oggi lavoro) grazie alla mia direttrice Diletta Bianchi e al mio editore Boris Mugnai che hanno accettato la sfida di mettere una drag queen alla conduzione di una rubrica pomeridiana, in diretta alle 17.15 ogni venerdì in una tv importante del Centro Italia da ormai 4 anni. Poi un giorno meraviglioso è arrivata la comunicazione che ero entrato nel cast di Drag Race Italia... un sogno e una rivoluzione buona in un Italia che grazie anche a questo programma potrà risvegliarsi e fare il suo aggiornamento, Italia 2.0".
L’interesse per il mondo della drag queen nasce da lontano: "Quasi 13 anni fa una mia amica mi portò in un locale a Torre del Lago Puccini e vidi per la prima volta una drag queen in vita mia: Regina Miami. Ne rimasi folgorato e da lì capii che era il mio destino e iniziai a cercare informazioni in rete. Poi arrivò il giorno in cui condivisi per la prima volta il palco con Regina Miami".
A quel punto c’era bisogno di un’identità, perché proprio Ivana Vamp? "Il nome per ogni drag queen è fondamentale. Ivana Vamp racchiude l’ironia e la classe di una signora che non vuole etichette, che sa prendersi in giro ma sempre con eleganza". Sul palco di ‘Drag race Italia’ Ivana ha voluto portare un messaggio preciso: "Ragazzi divertitevi con intelligenza, l’Italia aspetta questo aggiornamento 2.0 è giunto il momento di impegnarci tutti".