
Panchina delle carezze nei gattili
Arezzo 7 aprile 2021 - Che gli animali domestici facciano bene alla salute lo sappiamo in tanti, la Pet Therapy è entrata di diritto nei reparti ospedalieri. Ma c’è anche chi nella vita dei tutti i giorni un cane o un gatto non ce l’ha o magari non lo può tenere, pur amandoli, e visto che passare del tempo con gli animali domestici aiuta l’essere umano a sentirsi bene come se si fosse sottoposto a una psicoterapia, le oasi feline aretine si sono organizzate e hanno creato l’angolo delle coccole. Allo Scudo di Pan di Staggiano, una casa diventata rifugio dove sono impegnati tanti volontari, hanno restaurato panchine e costruito tavolini con materiali di recupero in un’area panoramica del gattile dove potersi ritrovare d’estate per dare carezze e ricevere fusa dai tanti mici ospiti della struttura di volontariato. Una panchina è stata anche sistemata dentro il grande box dei gatti malati di Fiv e Felv che non possono aggirarsi fuori dall’area recintata e le coccole non c’è neanche bisogno di offrirle, decine di mici si fanno avanti per aggiudicarsele. Ed ecco servita la pet therapy, per tutti, all’aperto. Anche al rifugio per gatti Cinni di Sargiano hanno realizzato lo stesso sogno con l’aiuto di tanti cittadini. Con lo stesso obiettivo, creare uno spazio di incontro anche e soprattutto per anziani soli che qui possono passare le giornate, in collina, in mezzo a un bosco, dove d’estate il fresco non manca e dove è stato realizzato un piccolo villaggio per i gatti abbandonati.
Come tutti i gattili aretini, i volontari possono contare solo sulle proprie forze, anche economicamente. Ma quando si va in questi rifugi quello che resta nel cuore è la dolcezza dei gatti ospitati, sempre in cerca di una carezza anche se sfortunati, abbandonati, ammalati, accuditi grazie al sostengo di tanti cittadini e delle loro donazioni che consentono di costruire casette e cucce per l’inverno e di riscaldare con maglioni e coperte. "Penso tanto a questi posti, ci penso quando piove, ci penso di notte e penso una cosa, sono posti bellissimi e si potrebbero fare tante cose - fa sapere Paola, una delle volontarie - e così ho cominciato a pensare a quanto sarebbe bello per gli anziani, per i gatti, per il posto potersi incontrare, coccolare a vicenda, fare due passi nel verde. Invece di fare un dramma degli animali abbandonati, della vecchiaia, della solitudine, facciamolo diventare un tesoro”. Le volontarie e i volontari dei gattili sono convinti di quello che stanno facendo: “Fa del bene a tutti, anche alla città, sarà l’angolino di un mondo migliore”.