FEDERICO
Cronaca

Edilizia popolare il modello che non funziona

L'articolo di Federico D'Ascoli evidenzia come la gestione dei canoni di locazione non sia sufficiente a risolvere la crisi abitativa per le fasce più fragili della popolazione. Il sistema attuale favorisce le aziende e crea un eccesso di domanda nell'edilizia popolare, rendendo urgente il tema delle case accessibili nelle città.

D’Ascoli

Pensare che per dare un alloggio alla popolazione più fragile sia sufficiente la riscossione dei canoni è una pia illusione. La morosità e i canoni non riscossi sono una parte del problema, in crescita dopo lo scossone del Covid ma da sola non basta a spiegare la crisi dei bilanci. Il paradosso è che il sistema così congegnato rende più vantaggioso per le aziende incentivare la permanenza dei nuclei familiari che appartengono a fasce con un reddito leggermente più alto che coprono con i loro canoni parte dei costi di gestione anche delle unità abitative assegnate ai nuclei più fragili. Tra le conseguenze della gestione di mercato di quello che essenzialmente è un servizio di welfare c’è il fatto che l’edilizia popolare vive in una condizione cronica di eccesso di domanda. Mentre il tema di una casa a prezzi accessibili nelle città risulta, mai come ora, attuale.