di Marco Corsi
Si accende il dibattito politico sangiovannese. Venerdì scorso il coordinamento valdarnese di Italia Viva e la lista "Per un’altra " hanno annunciato, con una nota congiunta, che non faranno alcun accordo né con il Pd, né con la destra, accusando, in particolare, il partito della Shlein di non volere intese elettorali con le forze moderate e riformiste presenti sul territorio. Accusa rispedita al mittente dalla neo segretaria del Pd aretino Barbara Croci e dal segretario dell’Unione Comunale Andrea Romoli, per i quali contano non le formule, ma i programmi, dicendosi disposti a sedersi attorno ad un tavolo per verificare i punti di incontro. Una uscita pubblica, quella dei renziani e della lista civica, che ha suscitato clamore. E’ stato ribadito che, anche a , il congresso del Pd ha visto prevalere la linea Schlein, "rappresentazione di una sinistra "massimalista" capace solo di coniare slogan populisti in perfetta concorrenza con il Movimento 5 Stelle; linea politica che rifugge e rinnega le scommesse riformiste, sbiadita copia della "vecchia ditta" che ormai ha perso il suo slancio propositivo, anche in termini di contenuti e che non puo` dare rinnovate garanzie al futuro della città".
Ieri la risposta di Croci e Romoli. "Non so dove qualcuno abbia letto che intendo escludere dalle prossime alleanze per le amministrative le forze moderate e riformiste – ha detto la segretaria provinciale – Ho invece fatto riferimento ad un arco molto ampio che dalla sinistra arriva fino ad Azione, ricoprendo tutti coloro che si sentono alternativi alla destra. In diversi miei interventi ho specificato che occorre guardare con attenzione anche al civismo, un mondo che conosco per vissuto personale e che, specialmente nei territori, rappresenta un patrimonio importante di proposte ed energie.
Tutto il contrario quindi di quello che mi viene addebitato da Italia Viva e dalla lista civica ". Per Croci e Romoli occorre partire dai programmi, perché è "sulle proposte che si misura o meno la vicinanza tra forze politiche e cittadini, non su formule astratte". Il Pd si è quindi detto disponibile fin da subito ad incontrarsi, nel rispetto delle specificità locali e dei percorsi avviati, per un confronto con Italia Viva e con tutti coloro che intendono costruire un progetto alternativo a quello della destra. "Nessuna preclusione per nessuno – ha detto - Siamo stati sempre, e siamo oggi disponibili al confronto con tutti coloro che si riconoscano nel perimetro dei valori del centro sinistra".