REDAZIONE AREZZO

Elezioni, verso il rinvio al 2026. Quasi certo lo slittamento per chi aveva votato a settembre

Indicazione del Viminale. Caporali: "Un anno in più a una giunta inefficace". Tanti: "Centrodestra pronto"

Elezioni, verso il rinvio al 2026. Quasi certo lo slittamento per chi aveva votato a settembre

La notizia era nell’aria e a questo punto sarà necessario munirsi di un nuovo calendario, possibilmente del 2026, per segnare in rosso la data esatta per l’appuntamento con le amministrative per il Comune di Arezzo. La durata del mandato si un sindaco è di cinque anni e ciò significa che un sindaco eletto nel 2020 avrebbe visto terminare il proprio mandato nel 2025. Tuttavia nel 2020 alcune elezioni - comprese le amministrative ad Arezzo - si svolsero in piena pandemia con la data originaria fissata a primavera che venne spostata a settembre a causa della circolazione del virus del Covid. In quella occasione l’attuale sindaco Alessandro Ghinelli, reduce dal primo mandato, andò al ballottaggio con il candidato della coalizione di centrosinistra Luciano Ralli. Ballottaggio che vide (il 4-5 ottobre) vincere Ghinelli che mantenne la fascia tricolore. La regola dei cinque anni imporrebbe quindi di tornare alle urne nel settembre del 2025 secondo il più classico dei calcoli matematici, ma in merito è arrivato indirettamente un parere rilasciato dal Ministero dell’Interno al comune di Fermo. La città marchigiana, così come Legnano e Parabiago, ma anche Moncalieri - giusto per fare qualche esempio - hanno posto un quesito ad hoc al Viminale, da cui è arrivata la precisazione che "il rinnovo degli organi di governo" per paesi e città che nel 2020 hanno votato a settembre "avverrà in occasione del turno ordinario annuale della primavera 2026". Parare analogo, peraltro, è stato reso dal Ministero anche al comune di Moncalieri come riportano varie testate. Tradotto anche per Arezzo si andrà quindi al voto nella primavera del 2026, causa effetto Covid (nel 2020), che si tradurrà quindi in altri sei mesi di amministrazione da parte della Giunta guidata da Alessandro Ghinelli.

La notizia non ha lasciati indifferenti i partiti della minoranza e in particolar modo il Partito Democratico. Proprio il Pd con il capogruppo in consiglio comunale, Donato Caporali è intervenuto al riguardo. "Sulla decisione che ha definito lo svolgimento delle elezioni comunali di Arezzo alla Primavera del 2026, c’è poco da dire se non che è la legge che lo prevede come richiamato nell’interpretazione normativa - ha affermato Donato Caporali - Dispiace invece per Arezzo e gli aretini, che dovranno sopportare un anno in più di questa giunta di centrodestra improduttiva e inefficace, che in questi anni nulla ha fatto di buono nonostante le numerose possibilità offerte dai bandi PNRR quasi sempre persi. Vedremo se almeno grazie a questo bonus riusciranno a concludere i cantieri infiniti di Via Filzi o Via Fiorentina su cui si son spesi troppi annunci, ma soprattutto milioni di euro dei cittadini".

Parole alle quali ha risposto il vicesindaco di Arezzo, Lucia Tanti che di fatto non ha risposto direttamente a Caporali, piuttosto ha descritto il quadro all’interno della propria coalizione riguardo anche le alleanze in vista del prossimo appuntamento. "Il rinvio delle elezioni amministrative al 2026 è sicuramente una scelta di buon senso analizzata dal punto di vista strettamente istituzionale - ha sottolineato Lucia Tanti - Siamo ancora in attesa di una conferma ufficiale di questa data e in ogni caso il centro destra è ampiamente pronto qualora le elezioni venissero confermate alla scadenza naturale dei cinque anni, e quindi nell’autunno del 2025 grazie alla saldezza dell’alleanza di centrodestra, all’allargamento a tutte le realtà civiche e prima di tutto al buon governo del sindaco Ghinelli".

Matteo Marzotti