Ad Arezzo ci sono state 209 nuove convalide di sfratto, 263 richieste di esecuzione, 131 sfratti già eseguiti con forza pubblica. Sono questi i numeri del disagio abitativo. Adesso su affitti, mancanza di alloggi e caro vita in Toscana, arrivano l’allarme ma anche le proposte di Cgil, Federconsumatori, Sunia-Pf per una soluzione. In Toscana, i nuclei familiari in emergenza abitativa sono circa 220.000. La Toscana è la terza regione in Italia per le richieste di esecuzione della forza pubblica. Infatti, dopo la Lombardia con 15452, l’Emilia con 8538, segue la Toscana con 6902 richieste. Mentre per gli sfratti già eseguiti con la forza pubblica, la Toscana è quarta dopo Lombardia, Piemonte e Lazio, con 1925 sgomberi. Le domande fatte ai comuni toscani per contributo all’affitto per il 2023 sono 7699 (le richieste escluse sono state 4798). Le domande fatte ai comuni per una casa popolare per il 2023 sono 17699 (esclusi 4798). Gli alloggi di case popolari assegnati 1306 (di cui 979 per graduatoria, il resto per emergenza), con una soddisfazione del 6,3 dei richiedenti. Gli alloggi popolari sfitti sono 4682 (di cui solo 14% con manutenzione in corso). I costi degli affitti hanno avuto un incremento del 15% nei capoluoghi; in media per un bilocale servono 800 euro. Il dato nuovo che emerge dall’analisi del 2023 è che l’alto numero di sfratti non si localizza solo nelle città capoluogo, ma anche in molti comuni delle province. Firenze è medaglia d’oro dell’emergenza abitativa, seguono Pisa e Prato. Positivo fanalino di coda è Arezzo ma i numeri restano lo stesso alti: qui 209 nuove convalide di sfratto, 263 richieste di esecuzione, 131 già eseguiti con forza pubblica.
Angela Baldi