Arezzo, 24 gennaio 2025 – Energie rinnovabili al centro del dibattito politico anche nel Comune di Civitella in Val di Chiana.
Il gruppo di maggioranza Solidarietà e Progresso ha discusso sulla proposta di legge regionale n.291 relativa all’individuazione delle aree idonee e non idonee per l’istallazione di impianti di produzione di energie da fonti rinnovabili.
"Pur ritenendo che la transizione energetica sia non rinviabile evidenziamo che sia doveroso ricercare un maggior equilibrio con la tutela del paesaggio e del territorio e salvaguardando e valorizzando le produzioni di qualità.
La Toscana da sempre attenta al proprio territorio e alla produzione di energie “verdi” oggi si trova a declinare gli obiettivi europei con l’’arduo compito di coniugare sostenibilità e tutela del paesaggio Siamo assolutamente consapevoli che è necessario un ulteriore sforzo senza però cambiare radicalmente le caratteristiche dei vari territori apprezzati da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.
Chiediamo con forza che nella discussione dell’iter di approvazione della norma tutti i consiglieri regionali si facciano carico delle numerose istanze provenienti dai territori, a partire dalla necessità di vincolare prioritariamente l’utilizzo di superfici di strutture già edificate quali capannoni industriali, parcheggi rispetto alle nuove istallazioni a terra evitando che siano mere speculazioni economiche per le grandi società.
E’ opportuno rivalutare una maggior equa distribuzione delle percentuali di produzione di energia rinnovabile tra le varie Provincie ritenendo che le Provincie di Arezzo Siena e Grosseto non possano farsi carico del 52% delle produzione Regionale prevista essendo queste le provincie con un consumo già oggi assai inferiore rispetto ad altri centri urbanizzati.
Inoltre il ricorso all’agrifotovoltaico deve rientrare tra gli interventi complementari al reddito agricolo e non sostitutivo individuando un limite per gli impianti ad 1MW da realizzare a cura di imprenditori agricoli singoli o in forma associata previa approvazione di un P.A.P.M.A.A (programma aziendale pluriennale di miglioramento agricolo ambientale).
E’ necessario che i requisiti dell’imprenditore agricolo (IAP) siano mantenuti per tutta l’intera durata dell’impianto e che sia previsto una garanzia per lo smantellamento dello stesso in caso di perdita dei requisiti. Particolare attenzione va posta alla massima tutela delle aree agricole interessate da produzioni agricolo-alimentari di qualità (produzione biologiche, D.O.P., I.G.P, I.G.T, S.T.G., D.O.C, D.O.C.G). e alle aree dove sono stati realizzati o programmati investimenti pubblici a servizio dell’agricoltura, il distretto irriguo n.21 che interessa parti della Valdichiana, compreso il Comune di Civitella ne è una testimonianza.
Riteniamo che in tali aree l’istallazione di fotovoltaici a terra non sia assolutamente compatibile con l’attività agricola a cui i terreni sono vocati e destinati. Nella certezza che la politica sia tutela dell’interesse collettivo, confronto e discussione auspichiamo che tali riflessioni possano contribuire a migliorare e cercare un equilibrio tra due temi centrali, quali transizione ecologica, e tutela del territorio nel consesso del consiglio regionale".