CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Eolico, i comitati alla Monni: "Nuovo incontro"

L’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, non può fare come Ponzio Pilato, quindi lavarsi le mani su una questione delicata quale...

L’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, non può fare come Ponzio Pilato, quindi lavarsi le mani su una questione delicata quale...

L’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, non può fare come Ponzio Pilato, quindi lavarsi le mani su una questione delicata quale...

L’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, non può fare come Ponzio Pilato, quindi lavarsi le mani su una questione delicata quale quella delle aree idonee e non idonee per gli impianti eolici. La Coalizione Tess (Transizione Ecologica Senza Speculazione) torna sull’argomento più decisa che mai, rinnovando alla Monni la richiesta di un incontro e criticandola per non essersi presentata alla conferenza di Borgo San Lorenzo. "Su un tema del genere – sostiene la Tess – non si può scaricare ai Comuni e alle Province la responsabilità di individuare un quantitativo abnorme di superfici da destinare a impianti di produzione di energia elettrica a scapito dell’ambiente, dell’agricoltura e del paesaggio, senza tenere in considerazione ad esempio le zone industrializzate che con capannoni e parcheggi potrebbero ospitare tranquillamente pannelli fotovoltaici. La Toscana, una fra le regioni più famose al mondo per la bellezza, assisterà così al più grande scempio ambientale e paesaggistico della storia d’Italia, che porterà la firma di chi questa legge l’ha voluta, promossa e infine approvata". La Tess ha trasmesso all’assessore Monni gli atti dell’incontro tenutosi in Mugello, molto partecipato e nel corso del quale relatori e rappresentanti delle associazioni hanno evidenziato come la proposta di legge sulle aree idonee della Regione Toscana favorisca l’industria delle energie rinnovabili, che agisce con gli espropri collocando i propri impianti secondo una logica prettamente di profitto economico, ovvero dove i terreni costano meno: nelle aree agricole, in quelle ricche di biodiversità e montane che con il loro suolo vergine e i loro boschi sono fonte di quei servizi ecosistemici essenziali per la vita e per la lotta al cambiamento climatico.