L’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, non può fare come Ponzio Pilato, quindi lavarsi le mani su una questione delicata quale quella delle aree idonee e non idonee per gli impianti eolici. La Coalizione Tess (Transizione Ecologica Senza Speculazione) torna sull’argomento più decisa che mai, rinnovando alla Monni la richiesta di un incontro e criticandola per non essersi presentata alla conferenza di Borgo San Lorenzo. "Su un tema del genere – sostiene la Tess – non si può scaricare ai Comuni e alle Province la responsabilità di individuare un quantitativo abnorme di superfici da destinare a impianti di produzione di energia elettrica a scapito dell’ambiente, dell’agricoltura e del paesaggio, senza tenere in considerazione ad esempio le zone industrializzate che con capannoni e parcheggi potrebbero ospitare tranquillamente pannelli fotovoltaici. La Toscana, una fra le regioni più famose al mondo per la bellezza, assisterà così al più grande scempio ambientale e paesaggistico della storia d’Italia, che porterà la firma di chi questa legge l’ha voluta, promossa e infine approvata". La Tess ha trasmesso all’assessore Monni gli atti dell’incontro tenutosi in Mugello, molto partecipato e nel corso del quale relatori e rappresentanti delle associazioni hanno evidenziato come la proposta di legge sulle aree idonee della Regione Toscana favorisca l’industria delle energie rinnovabili, che agisce con gli espropri collocando i propri impianti secondo una logica prettamente di profitto economico, ovvero dove i terreni costano meno: nelle aree agricole, in quelle ricche di biodiversità e montane che con il loro suolo vergine e i loro boschi sono fonte di quei servizi ecosistemici essenziali per la vita e per la lotta al cambiamento climatico.
CronacaEolico, i comitati alla Monni: "Nuovo incontro"