Era coperta dal lenzuolo. Lasciata così dopo la fine?. Venerdì l’ora dell’autopsia: anche una Tac tra le ipotesi

La scena fa pensare a un atto pietoso: non escluso l’ultimo gesto prima della resa. Il test-chiave chiarirà definitivamente le cause della morte e i tempi esatti. .

Era coperta dal lenzuolo. Lasciata così dopo la fine?. Venerdì l’ora dell’autopsia: anche una Tac tra le ipotesi

La scena fa pensare a un atto pietoso: non escluso l’ultimo gesto prima della resa. Il test-chiave chiarirà definitivamente le cause della morte e i tempi esatti. .

Un lenzuolo copre i resti di un corpo, quasi mummificato. Forse lì, su quel letto, nella camera al piano terra di un bilocale, da alcuni mesi. Quattro o addirittura sei, come indicato dal medico legale dopo l’esame esterno sul cadavere disposto dalla procura a caccia di risposte per chiudere il giallo di Saione.

Nelle ultime 48 ore c’è stata un’accelerazione nelle indagini che da sabato - il giorno del ritrovamento - impegnano gli uomini della Mobile guidati da Davide Comito. La figlia di Carla Bazzani, è indagata per abbandono di incapace, ma nell’appartamento di via Montanara, a Saione, si cercano risposte. Perchè ci sono ancora molti interrogativi da chiarire nel dramma che tiene unite madre e figlia. Insieme in quelle tre stanze, la camera dell’anziana, una cucina dove la figlia aveva attrezzato un letto e un bagno. Un piccolo mondo fatto di solitudine.

Carla, 92 anni, muore sul letto dove è coricata. Indossa la camicia da notte, in una mano il telecomando della tv. Accanto il suo gatto che la seguirà fino all’ultimo, fino a morire al suo fianco. Li hanno trovati così gli uomini della Mobile e della Scientifica quando sono entrati nell’appartamento preso in affitto. L’allarme era scattato sabato mattina dopo la segnalazione del prorpietario di casa che non riceveva la quota mensile da luglio. Eppoi i vicini di casa che hanno lanciato l’alert per il cattivo odore che saliva da quell’abitazione al piano terra. Nella casa dei misteri c’è la chiave di un dramma, anche se un passaggio strategico nell’inchiesta resta l’autopsia. Si attendono risposte dall’esame fissato per domani, su cause e tempi della morte dell’anziana. In quella casa c’è la storia di due donne, di una madre e una figlia che i vicini descrivono molto unite. Eppure, resta da capire perchè la figlia si è allontanata lasciando la mamma in quella camera da letto.

Il lenzuolo che copriva interamente il corpo di Carla Bazzani è un elemento che gli investigatori tengono in considerazione e che può rimandare a un gesto di pietà da parte della figlia oppure all’ultimo movimento dell’anziana prima di arrendersi alla vita. Domande che attendono risposte. Le stesse che gli investigatori cercano nella casa di via Montanara dove martedì sono tornati per un nuovo sopralluogo. L’appartamento è stato trovato nell’ordine di una quotidianità non facile, ma senza alcuna traccia che possa portare a ipotizzare l’ingresso di un estraneo, il tentativo di un furto.

La piccola cucina, affaccia sul cortiletto interno dove forse Silvia si affacciava spesso. La descrivono come un tipo solitario, una persona provata dai rovesci della vita e tra questi il fallimento di un matrimonio. Aveva lasciato il lavoro sedici anni fa e la sua esistenza girava attorno a quella casa e alla mamma.

Durante il sopralluogo, gli esperti della Scientifica hanno eseguito ulteriori rilievi per raccogliere elementi utili alle indagini. E i sanitari del Servizio Veterinaria della Asl hanno recuperato la carcassa del gatto: saranno eseguiti accertamenti per risalire alla morte e al motivo che l’ha procurata. L’animale è stato trovato aggrappato al materasso, come nel disperato tentativo di svegliare Carla e di richiamare la sua attenzione. Poi si è arreso, come lei.

Si cercano risposte nella casa dei misteri. In quel silenzio surreale, che forse per molto tempo, ha attraversato quelle stanze e le vite di madre e figlia.

Lucia Bigozzi