AREZZO
Auto posteggiate in divieto di sosta, autobus in coda e rallentamenti negli orari di punta. È ancora fonte di disagi il centro prelievi Baldaccio, che non attira le simpatie degli automobilisti a caccia di un parcheggio. Eppure il parcheggio c’è e funziona, è proprio nella parte inferiore del centro sanitario aperto lo scorso 26 agosto: è qui che ogni mattina i pazienti si recano per eseguire prelievi. Un servizio importante, concentrato nel centro cittadino. Ma quello che non gira, almeno nei commenti degli aretini, è l’aspetto della logistica, in particolare l’area di sosta. Tra le testimonianze più evidenti c’è chi pur utilizzando il Baldaccio da anni, dopo l’apertura del centro prelievi, racconta di incontrare ogni mattina persone anziane disorientate e in difficoltà che hanno bisogno di essere accompagnate dal parcheggio sotterraneo all’ingresso del centro prelievi. Ciò che sembra paradossale è che la maggioranza delle persone che abbiamo incontrato, si trova in difficoltà proprio perché non usa il parcheggio e preferisce optare per un posto nelle vie limitrofe della zona Montefalco. Oppure lasciare la propria auto nell’area di fermata dei bus, violando ogni regola. Chi ha la prenotazione per il prelievo, chi accompagna persone anziane o disabili e chi ritira i referti cartacei allo sportello: nella maggiorparte dei casi c’è malcontento soprattutto a causa della struttura del parcheggio, definito "scomodo, segnalato male e simile a un labirinto". Neppure il prezzo irrisorio per la sosta, solo 0,70 centesimi per un’ora fino ad un massimo di 3 euro per una giornata intera, sembra essere un buon motivo per sostare nell’area attrezzata.
Proprio quando arriviamo, alle 8 in punto, si crea un ingorgo che impedisce a due autobus di fermarsi e far scendere in sicurezza i passeggeri. All’apertura del servizio prelievi senza prenotazione (alle 7.30), la consegna dei campioni biologici e il ritiro dei referti fino alle 12,30, si aggiungono gli orari di apertura e chiusura delle scuole limitrofe.
Non è difficile incontrare auto in doppia fila in attesa degli studenti e autobus che provano a destreggiarsi in mezzo al traffico. Se per alcuni basterebbe segnalare meglio il parcheggio, secondo altri si potrebbe pensare ad un’area dedicata e meglio servita solo per chi effettua il prelievo. Occhi puntati anche sulla realizzazione, ormai prossima, della Casa di Comunità, un investimento di circa 1,7 milioni. L’avvio dei lavori, previsto in autunno, porterà un nuovo cantiere proprio accanto al centro prelievi.
Serena Convertino