Completate le operazioni di chiusura al pubblico adesso la partita più importante, quella legata al futuro dei 25 dipendenti (di cui 4 a tempo determinato) del punto vendita di Tortaia entra nel vivo. Nella serata di venerdì le sigle sindacali hanno incontrato i dipendenti del punto vendita in assemblea per fare un ultimo punto della situazione tra coloro che sono intenzionati ad accettare il trasferimento verso i punti vendita di San Giovanni, Sansepolcro e Campo Marzio ad Arezzo. Domani i dirigenti della catena della grande distribuzione di fatto informeranno i dipendenti sulle loro sorti e cioè cosa prevede per ognuno di loro, singolarmente, il prossimo futuro. Quindi il piano dei trasferimenti (per chi si è reso disponibile) e quello legato all’esodo. I sindacati, dal canto loro, sono intenzionati a chiedere all’azienda, per i lavoratori che intendono accettare il trasferimento fuori città, la possibilità di poter essere inseriti a Campo Marzio (o in altri punti della stessa catena in caso di nuove aperture) se si presentassero occasioni in futuro. Vale a dire a fronte di eventuali uscite la possibilità di riportare ad Arezzo un ex dipendente del punto vendita di Tortaia. Oltre a questo i sindacati voglion monitorare la situazione dei contratti a tempo determinato. Per coloro che resterebbero fuori l’intenzione è di garantire una corsia preferenziale qualora si aprisse la possibilità di nuovi ingressi. Insomma una partita tutta da giocare e che solo nelle prossime ore entrerà di fatto nel vivo con un quadro certamente più chiaro di quello emerso fino ad oggi.
CronacaEsodo e trasferimenti, la partita dei lavoratori