Hanno messo in pratica la cosiddetta "tecnica della marmotta" per far saltare in aria lo sportello bancomat del Monte dei Paschi di Siena incassato nella parete dell’ufficio dell’area di rifornimento carburanti Piccini Fuels lungo via Senese Aretina, in uscita dal centro abitato di Sansepolcro per chi viaggia in direzione di Arezzo. Bottino: poco più di 10mila euro, anche se la cifra resta al momento approssimativa. È successo alle tre della notte fra domenica e ieri: i malviventi – che dovrebbero essere stati almeno due – hanno ben pensato intanto di proiettare verso l’alto l’occhio della telecamera di videosorveglianza puntato proprio sul bancomat, poi si sono serviti di un piede di porco per aprire la porta a vetri dello stabile, dopodichè hanno praticato il foro nell’apparecchiatura, inserendo l’ordigno e attendendo il momento dell’esplosione, preceduta da un fischio che ricorda quello appunto della marmotta. Una volta sfondata la cassaforte, dall’interno hanno prelevato il contante (ricordiamo che ogni fine settimana è prevista una ricarica) e sono fuggiti con le banconote. Nessun danno alle persone, anche perché a quell’ora non vi sono ovviamente dipendenti sul posto di lavoro, il che aveva reso impossibile quantificare sulle prime il bottino contenuto nell’Atm.
Lo scoppio ha provocato danni di una certa consistenza al piccolo immobile, senza però intaccare la struttura del fabbricato: gli infissi con i vetri sono stati piegati e lo scoppio ha squarciato una fetta di parete in cartongesso. Per i dipendenti dell’azienda, il lavoro di risistemazione ieri mattina non è mancato, considerando anche il fatto che la deflagrazione ha scaraventato alcuni pezzi lontano di una cinquantina di metri.
Al vaglio dei carabinieri della Compagnia biturgense, che seguono il caso, c’è anche il sistema di videosorveglianza urbano, che rischia tuttavia di non fornire particolari indicazioni sugli autori del fatto e anche sul loro numero; come già sottolineato, l’occhio tecnologico puntato verso lo strumento di erogazione del denaro è stato spostato in modo tale che non riprendesse l’assalto e anche gli altri installati non forniscono indizi limpidi a causa della loro distanza e del buio imperante a quell’ora. Né è dato sapere se la banda abbia imboccato la E45, che è a ridosso del distributore e sul cui svincolo c’è la telecamera con la lettura targhe. Il modus operandi in questione è oramai divenuto comune in tutta Italia e a danno proprio degli sportelli bancomat, anche se non nel 100% dei casi i tentativi con la tecnica della marmotta sono andati a buon fine per i ladri. Alla Piccini Fuels, un episodio del genere non era mai avvenuto in precedenza e il posto rimasto aperto a seguito dell’asportazione dello sportello è stato nel frattempo tappato con l’apposizione di una lastra in metallo verniciata di bianco per attinenza con il muro.