Arezzo, 17 gennaio 2025 – Domani, sabato 18, ad Arezzo (con partenza alle 18,30 da Piazza San Jacopo e arrivo a Piazza del Duomo), si svolge la Marcia della Pace della “Rete aretina pace e disarmo”.
Ha un titolo particolarmente adatto a questo preciso momento storico, come ricorderà, nel suo saluto, Marco Tarquinio, deputato europeo S&D eletto come “cívico” nel Centro Italia.
“Quel titolo 'Disarmiamoci, unica via per la pace' - sostiene Tarquinio - è un’idea-guida limpida, che dovrebbe valere sempre, ispirando un’azione politica concreta e nonviolenta, valorizzando ogni giusto impegno di solidarietà, sostenendo la pratica del confronto civile, coraggioso e inclusivo in ogni parte del nostro mondo purtroppo diseguale e insanguinato”.
“In questi giorni - spiega Tarquinio - accadono fatti, sul piano nazionale e internazionale di forte impatto. Una giornalista italiana, ingiustamente incarcerata, viene liberata in Iran grazie all’arte del negoziato e della rinuncia all’uso della forza.
La Siria del dopo-dittatura è alla prova della democrazia e dell’unità nel rispetto delle diversità e delle libertà di ognuna delle preziose tessere del suo popolo-mosaico. Si sta affannosamente cercando un compromesso per mettere fine all'inutile strage in Ucraina.
E, soprattutto, siamo sempre più vicini all'attuazione di un accordo per la liberazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas e per un cessate il fuoco a Gaza, premessa indispensabile non solo per porre fine all'atroce e ingiustificabile devastazione di Gaza, voluta dal governo Netanyahu, ma anche per riavviare un percorso di pace con il pieno e formale riconoscimento da parte della comunità internazionale dello Stato di Palestina accanto allo Stato di Israele”.
“Ma, contemporaneamente, i signori della grande politica e delle armi – sottolinea l'europarlamentare - puntano persino con ostentazione a far dilagare ancor più le spese militari.
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, non ha esitazioni né vergogna a reclamare incrementi fortissimi di queste spese sottraendo risorse alle altre poste di bilancio della Ue e degli Stati membri che aderiscono anche all’Alleanza atlantica. Quali? Facile immaginare: pensioni, sanità, lotta alla crisi climatica, sostegno socio-economico e abitativo a poveri e impoveriti.
Questo mentre i bilanci militari di gran parte del mondo - Stati Uniti, Russia e Cina in testa - sono in drammatica espansione”. “Noi sappiamo bene - rimarca Tarquinio - che la pace si costruisce solo con la pace, la diplomazia, il dialogo e la cooperazione multilaterali, l’inclusione. Voi personalmente, e tutte le organizzazioni che fanno parte della Rete Pace e Disarmo, siete d’esempio a chi, come me, ha l’onore e il dovere di rappresentarvi.
Non siamo soli. Molte più persone di quanto a volte ci viene da pensare sperano e temono per ciò in cui voi sperate senza farvi vincere dal timore, senza consegnarvi al disegno prepotente e annichilente di autocrati, dittatori, oligarchie finanziarie e digitali”. “Questa marcia - conclude Tarquinio - è parte di un lungo e coerente cammino nella direzione giusta”.