REDAZIONE AREZZO

Ex Despar ci sono due offerte, una da Faranda l'altra dal gruppo Fioroni

Sono i grandi magazzini Gmf. In lizza anche Faranda. Oggi giorno cruciale

AGITAZIONE I dipendenti di Cadla–DueGi durante una delle manifestazioni tenute nei mesi scorsi

Arezzo, 30 aprile 2015 - Giorno cruciale quello di oggi per i lavoratori dell’ ex gruppo Cadla–DueGi, o meglio per quelli della ex DueGi, la parte della società che riguardava i negozi. In Tribunale, infatti, ci sono due offerte d’acquisto che entro oggi dovranno essere «perfezionate». Una è quella già nota, presentata dal gruppo Faranda, quello delle insegne «Tuodì». L’altra è quella presentata da Gmf, grandi magazzini Fioroni, già presente in Umbria e Toscana con i marchi «Emi». Gmf è una società del Gruppo Unicomm con sede a Dueville, Vicenza. Attualmente conta presenze in 7 regioni con una rete che comprende i cash&carry, i discount, i negozi di vicinato e gli ipermercati, e dà lavoro a oltre 6 mila dipendenti. Le offerte, dicevamo, sono state presentate ma entro la data di oggi devono essere perfezionate, nel senso che il Tribunale ha chiesto di presentare anche le idonee garanzie.

Fiato sospeso, dunque, in attesa che la vicenda trovi una degna conclusione e sarebbe una bella notizia per i circa 140 dipendenti della DueGi che ancora sono in attesa di sapere quale sarà il loro destino. Ancora in alto mare, invece, la questione che riguarda la Cadla, con 131 lavoratori che ancora non hanno un’idea precisa di cosa accadrà in futuro. Nei giorni scorsi per tutti i dipendenti attualmente in cassa integrazione è arrivata la buona notizia, quella della proroga della cassa che è stata estesa fino al febbraio 2016, mentre in origine il ricorso all’ammortizzatore sociale era stato previsto fino al luglio di quest’anno. Nel frattempo, i dipendenti si sono organizzati in un comitato e hanno chiesto e ottenuto un incontro pubblico con le istituzioni e i candidati alle prossime elezioni. Un incontro che ha ribadito una volta di più la necessità di trovare una soluzione condivisa, una soluzione che però tarda a prendere forma. La speranza, dunque, è che qualcosa di buono arrivi oggi da almeno uno dei gruppi interessati all’acquisto dei negozi.