
Intesa Sanpaolo rende noto che le operazioni diintegrazione della rete UBI Banca, (che ad Arezzo e provincia ha riguardato 16 filiali e il centro direzionale di via Calamandre ex Etruria) in Intesa Sanpaolo si sono svolte regolarmente e concluse. Durante le giornate di sabato 10 e domenica 11, nelle filiali si sono svolte le operazioni di migrazione e le relative attività di simulazione e di test per verificare ilpassaggio al nuovo sistema informatico.
L’integrazione ha riguardato circa 15mila dipendenti (cento nele filiali e 300 al centro direzioonale), 2,4 milioni di clienti (molte migliaia solo qui), circa 2,6 milioni di conti corrent. La clientela proveniente da Ubi Top Private è confluita in Intesa Sanpaolo Private Banking. Lunedì 12 le filiali sono state aperte alla clientela per la consueta operatività quotidiana. Anche il servizio di home banking e l’app stanno funzionando regolarmente. La migrazione è stata preparata accuratamente basandosi sulla storica esperienza che Intesa-Sanpaolo ha maturato nelle numerose operazioni societarie di fusione e integrazione. Al fine di evitare impatti sui clienti le carte di debito e prepagate sono rimaste attive, sia pure con le limitazioni durante il fine settimana di migrazionei. Anche le carte di credito continuano ad essere attive. I clienti possono comunque già richiedere le nuove carte di Intesa.
I nuovi codici Iban sono stati già comunicati ai clienti. Intesa Sanpaolo ha comunque adottato automatismi per la gestione del vecchio codice al fine di evitare disagi per la clientela e ampliare il tempo a disposizione della stessa per la comunicazione del nuovo Iban alle proprie controparti; in particolare gli accrediti che perverranno con il vecchio codice saranno automaticamente indirizzati sul nuovo Iban.