Dalle strategie per lo sviluppo dell’oreficeria e gioielleria alla sostenibilità, dalla produzione alla distribuzione, fino alla formazione e alla valorizzazione dei giovani talenti per facilitare il cambio generazionale nelle professioni dell’oro. Il futuro della gioielleria Made in Italy sarà al centro della terza edizione del "Summit del gioiello italiano", in programma l’1 dicembre all’auditorium di Arezzo fiere e congressi. Organizzato da Ieg, con il coinvolgimento delle istituzioni del territorio e delle associazioni di categoria, l’evento accoglierà i protagonisti del settore per un confronto sui temi più attuali del comparto. In apertura verranno analizzati "I nuovi scenari geopolitici e i mercati per l’export Made in Italy nel 2024". Sullo stesso tema, ma con focalizzazione sulle priorità per le aziende industriali in Italia, l’intervento di Giordana Giordini, presidente orafi Confindustria, mentre verterà su "Convenzione di Vienna e opportunità per il Made in Italy" l’approfondimento a cura della Camera di commercio.
Spazio anche alle case history con l’intervento di Francesco Ponzi, Ponzi Gioielli, coordinatore Gruppo Giovani Federpreziosi, e Simone Haddad, Ab World, durante la sessione organizzata da Confcommercio Federpreziosi "Due come noi. Gioiellieri per passione o per business?". Il centrale tema della sostenibilità sarà invece affrontato con Vincenzo Aucella, presidente Assocoral e vicepresidente di Federpreziosi Confcommercio, che presenterà "The sustainability coral supply chain". Durante l’evento è in programma anche la premiazione del miglior design 2023 nella categoria "Talents" di Première Oroarezzo, concorso dedicato ai giovani talenti del gioiello italiano.