Francesco Tozzi
Cronaca

Schianto con la moto, muore dopo due settimane di agonia

Fabrizio Falugi aveva 59 anni: non si era mai ripreso dopo l’impatto fatale sulla strada di Faella. Lavorava in un istituto di credito ed era molto conosciuto

Fabrizio Falugi

Fabrizio Falugi, 59 anni, un volto conosciutissimo in zona, è morto dopo due settimane di agonia

San Giovanni (Arezzo), 26 luglio 2024 - Non ce l’ha fatta il motociclista rimasto coinvolto in un incidente stradale a Faella lo scorso 11 luglio. Il Valdarno piange la scomparsa di Fabrizio Falugi, 59 anni, un volto conosciutissimo in zona. Se n’è andato mercoledì, dopo due settimane di agonia, per le ferite riportate nel terribile scontro con un’automobile. Erano circa le 20 quando Falugi, che in sella alla sua moto scendeva dalla frazione di Pulicciano per rincasare, rimaneva vittima di un fortissimo impatto con una vettura lungo la strada provinciale 9 di Faella all’incrocio con via Arpioni, nel comune di Castelfranco Piandiscò. L’uomo è stato sbalzato a terra, riportando numerose ferite, tra cui un trauma cranico. Prima il trasporto all’ospedale della Gruccia, poi la corsa disperata al policlinico Le Scotte di Siena in codice rosso con l’elisoccorso Pegaso. Qui è rimasto fino all’altro ieri, il giorno del decesso. Dal giorno del ricovero Falugi non aveva ripreso conoscenza e fin da subito si è temuto il peggio.

Alla fine il doloroso epilogo. Se ne va un pezzo importante che ha caratterizzato una generazione di sangiovannesi: impiegato in un istituto bancario, attualmente risiedeva a Figline, ma la famiglia era ben radicata nella città del Marzocco. Era figlio del noto commerciante e membro del Calcit Umberto Falugi, un emblema di Corso Italia, morto lo scorso anno. Lascia la compagna, il figlio e gli amati animali domestici. Tantissimi i messaggi di cordoglio che si sono susseguiti sui social dopo che la popolazione ha appreso la notizia della morte di Falugi. Pazienza e gentilezza sono i tratti del suo carattere che la gente ricorda con affetto. Un abbraccio collettivo che ha fatto sentire la vicinanza del Valdarno alla famiglia in un momento estremamente drammatico.

Oggi pomeriggio la salma, arrivata dal nosocomio senese, verrà esposta nella chiesa di Santa Lucia a San Giovanni, mentre i funerali si terranno domani pomeriggio alle 15,30 nella chiesa di San Lorenzo. Una vallata intera in lutto per l’ennesima vittima della strada. Un altro incidente mortale si è infatti verificato in Valdarno soltanto pochi mesi fa. Montevarchi, lo scorso maggio, è stata ferita al cuore per la perdita di Alessio Calabassi, anche lui sbalzato dalla propria due ruote in uno scontro con una macchina all’inizio dell’abitato di Levane. Il Cala, come lo chiamavano gli amici, era molto conosciuto, e ha sempre vissuto pienamente la vita della propria comunità. Una famiglia, un gruppo di amici d’infanzia che nonostante il passare degli anni non si era mai perso di vista.