REDAZIONE AREZZO

Falsi messaggi dall’Asl. L’ondata della nuova truffa: “C’è chi ha perso tutto”

Un raggiro che si aggiunge alla lunga lista di frodi digitali degli ultimi anni. “Vittime di ogni età e classe sociale, da giovani alle prime armi a pensionati”

Quella delle truffe è una vera piaga

Quella delle truffe è una vera piaga

Arezzo, 26 marzo 2025 – Da qualche ora stanno circolando falsi messaggi Asl sui telefoni cellulari degli aretini, in quello che appare come un nuovo tentativo di truffa telefonica. Un raggiro che si aggiunge alla già lunga lista di frodi digitali che negli ultimi anni hanno preso di mira gli utenti, sfruttando la tecnologia e la credulità delle persone. Secondo le segnalazioni ricevute, il messaggio proviene da un numero di cellulare che inizia con 351 e invita il destinatario a contattare un altro numero con prefisso 899 per fornire alla Asl alcune informazioni. Tuttavia, l’azienda sanitaria ha immediatamente smentito qualsiasi coinvolgimento, chiarendo che non invia mai messaggi di questo tipo e non chiede agli utenti di chiamare numeri telefonici per fornire dati personali. “Si tratta chiaramente di una truffa, e invitiamo tutti a non rispondere a questi messaggi e a non comporre il numero indicato“.

Ma la truffa dei falsi messaggi Asl non è l’unico raggiro che sta mietendo vittime ad Arezzo. Da circa due anni, un altro tipo di inganno si è diffuso in maniera preoccupante: il falso trading online. Un fenomeno in crescita che ha trasformato Arezzo nella provincia toscana più colpita da questo tipo di crimine. “È un bagno di sangue, la nostra è la provincia con più vittime di tutta la Toscana“ afferma l’ispettore della polizia postale Luigi Marras. Il meccanismo della truffa è lo stesso: tutto inizia con un annuncio pubblicitario online che promette guadagni facili e veloci. Spesso questi annunci sono realizzati con tecniche sofisticate che sfruttano illecitamente loghi e marchi di note aziende finanziarie per dare credibilità all’offerta. In alcuni casi, i truffatori utilizzano persino software di intelligenza artificiale per creare video manipolati, in cui vengono mostrati volti di personaggi famosi intenti a promuovere gli investimenti fraudolenti. Un esempio è la truffa del falso Crosetto, in cui perfino l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti è caduto vittima.

Dopo aver catturato l’attenzione, scatta il secondo passaggio: una telefonata in cui un finto broker, con modi professionali e rassicuranti, convince la persona a investire una piccola somma di denaro. Viene mostrata una piattaforma online apparentemente autentica, in cui gli investimenti sembrano crescere in modo esponenziale. A questo punto la vittima, credendo di aver trovato un’opportunità redditizia, viene persuasa a investire cifre sempre più alte. L’ultimo passaggio della truffa è il più crudele: quando l’utente tenta di ritirare il proprio capitale, gli vengono chiesti ulteriori versamenti per “costi di sblocco“. Ma i sold non torneranno mai nelle sue mani. “Nella maggior parte dei casi, i fondi finiscono in paradisi fiscali, soprattutto a Malta“ spiega Marras. “E purtroppo i casi sono numerosissimi. Abbiamo registrato vittime di ogni età e classe sociale, da giovani alle prime armi con la finanza a pensionati che, convinti di aver trovato una soluzione per far fruttare i risparmi, hanno perso tutto“.

Gaia Papi