MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Falso tecnico Sisal, vero truffatore Al barista spariscono 34mila euro

La disperazione di Giacomo. Alunno che racconta. la maxi-frode subìta. "Così mi fanno chiudere"

di Maria Rosa Di Termine

Si è spacciato per un tecnico Sisal ed è riuscito a truffare un barista valdarnese facendosi accreditare ricariche per buoni acquisto su Amazon e Google Play per la cifra record di oltre 34 mila euro. La vittima di un raggiro è Giacomo Alunno titolare del "Mr. Jack’s Bar" di piazza Vittorio Emanuele a Castelfranco di Sopra. Utilizzando una tecnica ormai consolidata, un sedicente operatore dell’azienda specializzata nelle scommesse e nei servizi di pagamento martedì scorso ha chiamato al cellulare l’esercente per informarlo della necessità di aggiornare il software della cassa Sisalpay con la quale è possibile pure riscuotere bolli auto, saldare bollettini e ricaricare telefoni e carte prepagate. Lui stesso racconta la maxi frode già denunciata ai Cc.

"Mi è stato comunicato che si doveva procedere ad un aggiornamento del nuovo servizio di pagamenti Mooney. Grazie a una parlantina sciolta e alla competenza dimostrata sull’argomento non ho immaginato che potesse trattarsi di un truffatore. E così visto che non ero in sede gli ho detto di chiamare il locale per parlare con la mia ragazza". "Per compiere l’operazione – prosegue – è stata indotta a eseguire decine di ricariche di poco inferiori ai 500 euro per account Amazon in Cassa e altrettante da 200 euro l’una per Google Play, assicurandole che si trattava semplicemente di prove e che non sarebbero state contabilizzate. Quindi le hanno chiesto di fotografare le ricevute e di inviarle via Whatsapp a un numero di telefono che inizia con lo 02, proprio come quello della Sisal".

In realtà erano state attivate vere e proprie transazioni di accredito e Alunno se n’è accorto nel pomeriggio quando ha verificato che nel giro di un’ora risultava un incasso alla voce ricariche di ben 34 mila 572 euro. "Quando ho letto l’importo ho capito di essere stato raggirato. Prima ho contattato la Sisal per denunciare l’accaduto e poi mi sono rivolto ai militari. Ma non nascondo di essere in preda alla disperazione anche perché se dovessi davvero pagare questa somma sarei costretto a chiudere bottega".