Falstaff a Windsor: "Re" Benvenuti conquista l’Antei

La stagione teatrale di Pratovecchio parte stasera. Testo tratto da Le allegre comari di Shakespeare.

Falstaff a Windsor: "Re" Benvenuti conquista l’Antei

La stagione teatrale di Pratovecchio parte stasera. Testo tratto da Le allegre comari di Shakespeare.

Prende il via stasera alle 21 la stagione di prosa del Teatro degli Antei promossa dalla Fondazione Toscana Spettacolo e dal Comune di Pratovecchio Stia che quest’anno ha già registrato un record con 260 abbonamenti sottoscritti. Ad aprire il sipario sarà Alessandro Benvenuti con la commedia Falstaff a Windsor liberamente tratta da Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare per la regia di Ugo Chiti. In scena con Benvenuti Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti ed Elisa Proietti. Dopo i successi di Nero Cardinale e L’avaro, si rinnova la collaborazione tra Chiti, Benvenuti e gli attori di Arca Azzurra per un lavoro dedicato a uno dei grandi personaggi scespiriani, Falstaff. Una commedia brillante e divertente, ma anche profonda e commovente, che parla di amore, tradimento, potere e libertà. Chiti tratteggia un profilo perfetto per il grande attore, attingendo tanto ai drammi storici Enrico IV e Enrico V quanto alla figura farsesca che emerge da Le allegre comari di Windsor. In questo adattamento l’eroe e antieroe "resuscita" a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che "indossa". Questo Falstaff, per molti aspetti, resta fedele al testo originale delle Comari di Windsor, ne rispetta gli appuntamenti farseschi; si lascia beffare, esce avvilito e percosso dai travestimenti, sembra quasi masochisticamente rimpicciolito, anche se dietro queste mutazioni ribolle la rabbia del personaggio che sembra ancora pretendere il rispetto dovuto all’antico ruolo del cavaliere. Solo l’ultima beffa, l’inganno di un’attesa punitiva nel parco, cambia andamento narrativo. Il mutamento arriva grazie all’intervento di Semola, personaggio che fin dall’inizio ha fiancheggiato Falstaff assunto come paggio. Lo spettacolo sarà preceduto da un brindisi augurale. Il 26 novembre Vanessa Gravina e Giulio Corso, in scena con Testimone d’accusa di Agatha Christie.

A.B.