Tre incidenti sul lavoro in una settimana, due di questi con gravi feriti ancora ricoverati alle Scotte di Siena con prognosi riservata. La sequela di infortuni non si è interrotta nemmeno a Natale con un giovane operaio schiacciato da un muletto. È accaduto a Terranuova Bracciolini, l’antivigilia di Natale. La vittima è un ragazzo di 28 anni. Era l’ultimo giorno prima delle feste, il giovane dipendente stava lavorando nel capannone che ospita l’azienda (un ingrosso per le capsule e le macchinette del caffè), quando un muletto, quello che si usa per spostare i carichi, lo ha schiacciato contro il muro. Lo ha scaraventato a terra e lì lo ha lasciato fino quando i colleghi lo hanno trovato. La chiamata ai soccorsi è stata immediata. Preso in carico è stato portato a Siena, al policlinico Le Scotte dove è arrivato in codice tre. Le sue condizioni erano gravissime ma non dovrebbe essere in pericolo di vita, almeno a tre giorni dall’incidente. Come da protocollo, la procura di Arezzo ha aperto un fascicolo per far luce sul caso. A firmare l’informativa da inviare al magistrato di turno saranno gli ispettori della prevenzione e sicurezza sul luogo di lavoro dell’Asl che sono intervenuti in azienda insieme ai carabinieri valdarnesi. C’è da capire la dinamica e, nel dettaglio, comprendere se ci siano responsabilità penali a carico di terzi.
Non ci sarebbero responsabilità di altri invece nell’altro incidente degli ultimi giorni, quello di Castiglion Fibocchi. Il 18 dicembre scorso un uomo di 40 anni, residente da anni ad Arezzo, ma originario dell’Aquila, è rimasto incastrato sulla pressa su cui stava lavorando. Lavorava in un capannone della fattoria La Vialla, realtà produttiva nell’agroalimentare a Castiglion Fibocchi, che oltre a olio e vino produce anche sughi e conserve. Ed era proprio mentre era impegnato nell’imbarattolamento della pomarola che è avvenuto l’incidente. Il 40enne sarebbe salito solo su una scala senza assistenza, prima di rimanere incastrato. I contorni del fatto non sono ancora emersi nitidamente, quel che è certo è che l’operaio ha riportato ferite gravissime.
Dalle Scotte di Siena i medici non si sbilanciano ancora ma quando è arrivato le sue condizioni erano critiche. A trasferirlo al policlinico senese sono state attivate le ambulanze della Misericordia della Valdambra che sul posto hanno tentato di stabilizzare l’uomo, prima che venisse sottoposto ad una tracheotomia, un’operazione chirurgica di emergenza che con un’incisione sul collo permette di creare una via di passaggio per l’ossigeno ai polmoni.
Tra i due incidenti se ne conta anche un terzo, sempre lunedì, a Chiusi della Verna. Stavolta le condizioni sono meno gravi, si tratta di un codice giallo, ma comunque del terzo infortunio sul lavoro in una settimana. Parametro per altro, quello sulla sicurezza sul lavoro, che ci vede tra i peggiori dello stivale con 19 casi di morti, o infortuni con inabilità permeante a seguito del sinistro, ogni 10mila occupati. Siamo terzultimi in Italia.
Lu.Am.