LUCA AMODIO
Cronaca

Si ferisce a ricreazione: “Scuola responsabile”. Maxi risarcimento di 52 mila euro

La sentenza del tribunale civile. L’ex studente andò a sbattere con le mani addosso una finestra. “Le porte erano dotate di vetri realizzati in materiale non idonee”

Infortnunio durante la ricreazione (foto di repertorio)

Infortnunio durante la ricreazione (foto di repertorio)

Sansepolcro (Arezzo), 13 ottobre 2024 – La scuola lo dovrà risarcire di 52mila euro. A ricreazione un compagno lo fece cadere: il diciottenne andò a sbattere contro una finestra del piano terra che si frantumò in mille pezzi e le schegge lo ferirono gravemente alle mani. Per il Tribunale di Firenze “l’esclusiva responsabilità” è del Liceo scientifico città di Piero di Sansepolcro. “Le porte erano dotate di vetri realizzati in materiale non idonee per la possibilità della loro facile rottura” ma l’istituto non aveva interdetto l’utilizzo di quei locali.

La sentenza del tribunale civile di Firenze è arrivata pochi giorni fa, l’8 ottobre scorso, ma i fatti risalghono al 2012. Il ragazzo, classe 1993, era già maggiorenne: frequentava la quinta superiore al liceo di Sansepolcro e quello era l’anno della maturità per lui. Era primavera. Il 28 di marzo. A ricreazione si stava svagando in corridoio quando nella concitazione dell’intervallo venne urtato da un compagno di classe. E da lì è partito l’effetto domino. Il maturando è scivolato e ha preso in pieno una finestra vicina. La colpì con le braccia protese in avanti per pararsi dalla caduta ma il vetrò si frantumò: le schegge lo colpirono in pieno. Lui riportò gravi ferite alle mani e subito iniziò a perdere copiosamente sangue.

In tutto ciò nessun soccorso. “Non aveva ricevuto alcun aiuto poichè nessun responsabile dell’istituto era presente né al momento né nei momenti successivi”, si legge nella sentenza pronunciata dalla giudice Susanna Zanda. Anzi, c’è di più: “Solamente dopo diversi minuti era stato raggiunto in bagno da un collaboratore scolastico (che non era risultato essere né addetto al primo soccorso né responsabile della prevenzione e protezione” tant’è che “tale collaboratore non sapendo cosa fare aveva tamponato le ferite con del cotone che aveva reso la pulizia della ferita ancora più complicata”. Intanto il ragazzo era arrivato all’ospedale di Sansepolcro dove è stato anche operato. Seguirono 80 giorni di inabilità temporanea seguiti da un ulteriore periodo di inabilità valutabile al 50% di altri 30 giorni. E poi oltre al danno fisico ci sono le ripercussioni sulla vita del diciottenne che ha dovuto interrompere le sue attività basket e e svago.

Elementi che l’avvocato Raffaele Massimo Santillo ha argomentato nella causa civile di primo grado che promosse nel 2021 dopo esser stata contattata dalla famiglia un anno prima. I fattori che il legale ha sottolineato sono diversi: l’ambiente scolastico non sicuro (con riferimento alle finestre), l’assenza di sorveglianza, l’assenza di presidi di sicurezza, la condotta sbagliata del collaboratore scolastico, il ritardo con cui è arrivata l’ambulanza.

Le argomentazioni hanno convinto il tribunale che in sostanza ha sentenziato: “Le porte erano dotate di vetri realizzati in materiale non idonee per la possibilità della loro facile rottura” ma l’istituto non aveva interdetto l’utilizzo di quei locali. Il risarcimento è stato quantificato in 52mila euro che adesso la scuola dovrà liquidare al suo ex studente. Scuola che ha 30 giorni di tempo pre fare Appello.