Festival dei Cammini al via. Una sinergia tra vallate con due vescovi a braccetto

Primo atto a Monterchi insieme a Migliavacca e Bedini .

Festival dei Cammini al via. Una sinergia tra vallate con due vescovi a braccetto

Festival dei Cammini al via. Una sinergia tra vallate con due vescovi a braccetto

MONTERCHI

Un evento che cementa ancora di più la valle bagnata dal Tevere, rendendo sempre più flebile il confine di regione fra Toscana e Umbria. I vescovi delle diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e di Gubbio-Città di Castello, rispettivamente Andrea Migliavacca e Luciano Paolucci Bedini, erano nel pomeriggio di giovedì al teatro comunale di Monterchi per il primo atto altotiberino del Festival dei Cammini di Francesco. Due vescovi giovani e amici fra di loro, i quali hanno molto apprezzato l’idea di ritrovarsi assieme in un anno che è già di celebrazioni francescane (800 anni dalle stigmate e dal dono del saio al conte Alberto Barbolani di Montauto) per trattare il tema portante che lega dono, comunità e futuro. "Il cammino che parte da Firenze, passa per la Verna, scende ad Assisi e arriva fino a Roma, è un grande dono per tutti noi – ha detto monsignor Paolucci Bedini – perché ci costringe a riconsiderare un qualcosa di prezioso che abbiamo nei nostri territori, un collegamento fra borghi e vallate belli e preziosi, fatti di storia, cultura, vitalità e spiritualità". Gli ha fatto eco monsignor Migliavacca, intravedendo nei cammini di Francesco le strade che uniscono i territori per costruire la pace.

Sul tema di questa edizione del Festival, il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ha assegnato un ruolo centrale alla comunità, quale componente chiave per il futuro ed essenziale per il dono. "Se c’è comunità, si può parlare di futuro", ha detto monsignor Migliavacca. Dopo la tappa di ieri a Pieve prima e ad Anghiari poi, oggi e domani il Festival conclude la prima settimana in Umbria e concludere poi ad Anghiari, Sansepolcro e Caprese Michelangelo.