
I gruppi di opposizione di Montevarchi e le nuove regole in caso di morosità
Cambiare il regolamento della mensa scolastica per evitare che qualunque bambino si ritrovi nel piatto solo una fetta di pane condita da un filo d’olio. A Montevarchi i gruppi consiliari di opposizione, Partito Democratico, Avanti Montevarchi e Impegno Comune, si schierano compatti nel suggerire una modifica chiara alle norme che tanto hanno fatto discutere di recente e rinfocolato un dibattito già deflagrato alcuni anni or sono tornando a conquistare ancora una volta la ribalta dei media nazionali. Quella fettunta imbandita ai figli di genitori morosi che se da un lato è stata la molla per recuperare le rette dovute, dall’altro ha posto di nuovo interrogativi etici, sull’opportunità di far ricadere su "innocenti" le inadempienze dei padri, ed educativi anche all’interno delle istituzioni scolastiche.
Le minoranze scelgono la via della mozione, che sarà presentata nella seduta del Consiglio comunale del 25 febbraio, per superare le contraddizioni evitando "che in futuro vi siano bimbi penalizzati per colpe non loro". Ricordano che fin dall’approvazione del regolamento hanno contestato il sistema di interrompere pro tempore il servizio per morosità e somministrare il pasto sostitutivo, una pratica definita "umiliante e ingiusta" e "che non tiene conto, così come indicato nelle direttive ministeriali, del benessere dei minori e del ruolo educativo e inclusivo della scuola pubblica". Critiche non fini a se stesse, ma che sfociano nella proposta. Una risposta concreta, continuano, a chi in questi giorni ha chiesto alle minoranze soluzioni in grado di impedire l’insorgere di simili problematiche nei mesi a venire.
Ecco allora le quattro mosse ritenute risolutive, a cominciare dall’istituzione di "un fondo di solidarietà per garantire la continuità del servizio mensa ai bambini in difficoltà economica", chiamando a diventare parti attive anche le associazioni e cittadini. Secondo punto "un maggiore coinvolgimento dei servizi sociali per individuare precocemente le famiglie bisognose e attivare misure di sostegno adeguate". Ed ancora l’introduzione di piani di rientro più flessibili per agevolare i versamenti di chi è in ritardo escludendo ricadute sui minori. Infine, ma non ultimo, adottare strumenti di recupero crediti dai genitori inadempienti senza colpire i piccoli fruitori. Il richiamo finale a chi governa il municipio, considerate anche le prese di posizione sulla questione di esponenti dei partiti che sostengono la Giunta, è che il testo proposto sia l’occasione per tutti di affrontare in modo responsabile l’argomento e condividere la necessità di bloccare temporaneamente la sospensione del servizio lavorando ai cambiamenti necessari".