SERENA CONVERTINO
Cronaca

Fiaccolata per Daniel. Il ricordo di 150 persone

La moglie: "Tutti stretti intorno a noi. Adesso basta morti sulle strade" . La salma sarà presto trasferita in Romania, il paese di origine della famiglia. .

Il corteo di giovedì sera in memoria di Daniel Rus e a sostegno della famiglia

Il corteo di giovedì sera in memoria di Daniel Rus e a sostegno della famiglia

AREZZOErano in più di 100 ad animare il corteo in memoria di Daniel Rus e a sostegno dei suoi familiari. La storia del 51enne di origini romene che ha perso la vita dopo 9 mesi di agonia ha stretto intorno alla moglie Monica e alla figlia Roberta l’abbraccio di una comunità intera. Monica racconta dei tanti che sono passati giovedì sera in via Lumière anche solo per un saluto e una parola di conforto: "Molte delle persone che sono venute alla fiaccolata avevano lavorato con noi, e avevano conosciuto Daniel per la sua bontà infinita".

Il corteo, fermato dalla pioggia e dalle condizioni di scarsa visibilità, sarebbe partito dal punto di via Lumière da cui Daniel, la notte dell’incidente, sarebbe passato a piedi per andare poi verso il Paris Bistrot, dalla moglie. Fu investito mentre si trovava sul marciapiede. I soccorsi chiamati troppo tardi e poi i lunghi mesi di agonia da un ospedale all’altro.

"È stato un bellissimo saluto per mio marito- racconta Monica- mia figlia ha letto una lettera straziante a suo padre e ci siamo commossi tutti. Purtroppo, nonostante tutti i nostri bellissimi progetti ci è stato strappato via troppo presto. Lascia un vuoto immenso". A reggere le candele donate da Don Alvaro erano oltre 100 persone tra amici e conoscenti, che si sono stretti attorno alla famiglia con parole di conforto e di speranza. Tra i presenti anche il ragazzo di 23 anni che la notte dell’incidente si trovava per caso nei paraggi e che ha avviato la catena dei soccorsi.

"Un ragazzo modello, che non ha esitato un secondo nell’aiutare mio marito e che non smetteremo mai di ringraziare per ciò che ha fatto". Sotto il ponte di Via Lumière parole, preghiere e silenzi dinnanzi alla foto di Daniel. Momenti di raccoglimento e di riflessione interrotti solo dalle note di It’s My Life di Bon Jovi. Quella di Monica e di Roberta, da ora, è anche una battaglia contro le morti sulla strada: "Il messaggio che vogliamo mandare è questo: guidate con prudenza, non messaggiate e prestate attenzione". In chiusura, il lancio simbolico in cielo di una lanterna bianca, mandata in aria dalla figlia Roberta tra le lacrime e la commozione dei presenti. Chi c’era, lo descrive come "un momento magico e straziante. Creato in modo semplice e autentico per un’angelo che ormai non c’è più".