Arezzo, 29 aprile 2021 - Adesso il loro unico, vero nemico è il tempo. Le previsioni su sabato e domenica sono tutto sommato discrete ma la nuvola nera che da sempre accompagna la Fiera non li lascia tranquilli. Ma che piova o tiri vento, gli espositori saranno al loro posto. Fremono per la ripartenza di Arezzo, lo strappo più doloroso nei mesi della grande chiusura. Un’altra minaccia sembra fugata.
La Regione non molla sulla linea delle chiusure del primo maggio: ma l’ordinanza dovrebbe riguardare solo la grande e la media distribuzione. I supermercati, insomma, e forse non tutti, visto che la carta indicherà un tetto di metri quadri nel quale qualcuno potrebbe salvarsi. Scongiurate le nubi residue sulla Fiera,. ma era improbabile che venisse deciso uno stop per eventi come questo all’aperto,in tutto paragonabile ad un mercato ambulante, e scongiurate anche quelle sui negozi.
I negozi di vicinato, la colonna vertebrale del centro, la cintura pronta ad aprire tutta ogni mese intorno all’Antiquaria. E’ vero che stavolta la Fiera riparte dal Prato, e non dal centro, penalizzando non poco le attività in sede fissa.
Ma è la prima da ottobre e nessuno vorrà perdere l’occasione. L’allarme lanciato dal direttore di Confcommercio Franco Marinoni sembra aver funzionato, anche se la certezza ci sarà solo oggi. E la linea tutto sommato ha un senso.I supermercati hanno lavorato pancia in terra anche nei mesi del grande stop: e i dipendenti potranno tirare il fiato.
Mentre i negozi, costretti a chiudere per mesi, di sicuro chiedono solo di lavorare: specie considerando che a maggioranza è di piccole imprese, i titolari e poco più, con l’eccezione delle catene e dintorni. Intanto la città si sta trasformando intorno alla pedonalizzazione di venerdì, quando chi è sul percorso potrà aprire anche oltre il suolo pubblico tradizionale. E non c’è solo il centro.
A mordere il freno c’è il centro, sì, ma commerciale della multisala. La galleria come tutte quelle ancora bloccate dai divieti del fine settimana sarà costretta anche domani e domenica a saltare il turno, Ma sul resto della settimana è in corso il trasferimento all’esterno di tutte le attività di somministrazione. Nel parcheggio laterale, quello dalla parte del bar, il nuovo direttore della galleria ha disposto l’allestimento di gazebo e stand.
Per ora una fila ma pronta a moltiplicarsi. Quando tutte le attività riapriranno, ache per loro scatterà l’obbligo di rimanere fuori. Non è una novità, tante estati hanno visto la «trasferta», anche solo per intercettare i mondiali o gli europei di calcio cpn i maxischermi sul piazzale. Stavolta un bis tutto sanitario. Il mercato del sabato domani allunga fino alle 17: ma già medita una doppietta.
Dall’associazione commercianti è partita infatti la richiesta di ripetere l’operazione sabato 15 maggio. Ma stavolta fino alle 19: una maratona senza precedenti per i banchi di via Giotto, l’occasione offerta soprattutto al settore non alimentare di recuperare non una fetta ma una fettina di quello che ha perso, specie a Natale.
Un sacrificio per i residenti, che legano agli stand dei disagi non irrilevanti sulla sosta e sugli spostamenti, ma che forse in questa situazione sosterranno volentieri per aiutare chi è in difficoltà. Mentre la stessa Ascom ringrazia il sindaco per la pedonalizzazione del venerdì e del sabato. «Ora l’obiettivo è estenderla al giovedì e anticiparla alle 18» rilancia Catiuscia Fei. L’appetito vien mangiando: e qui la fame è tanta.