LUCIA BIGOZZI
Cronaca

La Fiera frena ma ritrova i vip. Albanese nel weekend d’oro. Saldi e banchi, affari a picco

Arezzo, il caldo non perdona e allontana la folla: partenze anticipate dagli stand, negozi quasi disertati. L’attore avvistato sotto le Logge con l’amico Rignanese. Quel film che ricorda i guai della città

Antonio Albanese ad Arezzo

Antonio Albanese ad Arezzo

Arezzo, 8 luglio 2024 – “State dalla parte della legge? Ma è legale?": Cetto La Qualunque è lì, stavolta dalla parte delle Logge, le Logge Vasari, con il sorriso beffardo forgiato da mille film. Ha scelto anche lui Arezzo nei giorni d’oro del centro, affacciandosi su piazza Grande, scritta maiuscola e non minuscola come nei cartelli segnaletici della Fiera. È lui, proprio lui: Antonio Albanese. Insieme ad un grande amico e collega come Nicola Rignanese, il caratterista che Arezzo l’ha scelta da tempo, suo compagno di avventura nei film su Cetto e non solo. Il fascino del centro. Albanese si fa uno scatto insieme a Matteo Scoscini ( nella foto ) e peccato non ci sia anche babbo Luca, con uno de suoi vertiginosi cappelli da chef. Intorno una città all’alba di luglio, nella tre giorni tra i saldi, la notte bianca e l’antiquaria. Antiquaria che si è chiusa con una parabola discendente. Il sole si è fatto pregare ma alla fine è arrivato e la cappa tiene lontano il grande pubblico. Nella domenica di Fiera gli espositori galleggiano in un caldo a tratti insopportabile e alla fine la partenza è anticipata: già prima delle 17 in tanti hanno fatto le valigie, gli altri arrivano a ruota.

La chiusura anticipata degli stand è un problema ricorrente, specie in alcune zone del percorso: la città alta ma pure in piazza Grande, meno sotto le Logge o in via Guido Monaco. Il mestiere è di quelli duri, niente da eccepire quando il maltempo rema contro: anche domeniche sopra i 30 gradi non aiutano i protagonisti dell’Antiquaria a reggere, forse ci vorrebbe una regola per evitare partenze troppo anticipate che compromettono quasi mezza domenica. Luglio, del resto, ha una storia a sè tra le pieghe dell’evento, sia per la morsa del caldo sia per i ritmi, spesso appesi ai movimenti estivi. Si sa, i momenti d’oro della Fiera sono altri. Di fatto però l’evento conferma di tenere sulle quattro stagioni ed è ciò quello che conta. Il percorso ha iniziato l’estate coprendo tutti gli angoli, compresa la salita di via dei Pileati, piazzetta Madonna del Conforto, via dell’Orto e via Ricasoli, sono pochi gli appuntamenti che trovino tra i protagonisti una fedeltà così consolidata.

Tutto in un weekend speciale. I saldi sono partiti sabato. Di sicuro ieri non hanno recuperato il tempo seminato nel debutto. I negozi restano aperti, rispettando la tradizione ma gli affari ricalcano più o meno quelli che scorrono tra i banchi, anche se poi ci sono quelli che di affari ne fanno, e dunque ogni banco fa storia a sè. "Ma dove sono andati tutti? All’outlet?" grida un’antiquaria esperta di via Cavour, sotto il sorriso di ordinanza. Non è lontana dal vero: l’outlet della Valdichiana non scherza nei giorni dei saldi, almeno lì la folla si presenta, riempiendo a tratti il maestoso parcheggio esterno. Ma per il commercio la partita si giocherà nelle prossime settimane, seguendo il lungo periodo degli sconti. Sconti che alla Fiera scattano nei momenti morti. Ad esempio tra i furgoni in movimento per la partenza anticipata. "Prezzi fine Fiera" sventolano i cartellini in vja Ricasoli, provando a intercettare qualche acquisto per la coda, quando il motore è già avviato e il trasloco è compiuto per tornare a casa. C’è chi lo sa e solo al fine si affaccia sui banchi, magari ispirandosi ad attori e attrici che stanno riguadagnando Arezzo. Come Antonio Albanese, spuntato a sorpresa nel salotto della città. Uno dei suoi ultimi film, "Cento domeniche", è visibilmente almeno ispirato alle vicende travagliate dei correntisti, che qui e in altre parti del Paese sono uscite a pezzi da un’onda troppo grande per tutti. E chissà che dal segreto delle Logge Albanese non abbia pescato l’ispirazione per qualche altro film dei suoi.