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Cronaca

Fiera dei sogni: quarantamila. Parcheggi al tutto esaurito. Auto in sosta fino allo Stadio

Edizione di ottobre senza precedenti, disagi per l’incrocio con il podismo. Prova generale per gli eventi d’autunno. Vola con i banchi anche l’indotto.

Folla tra i banchi dell’Antiquaria e code ai parcheggi Cadorna, Eden e Pietri

Folla tra i banchi dell’Antiquaria e code ai parcheggi Cadorna, Eden e Pietri

di Lucia Bigozzi

AREZZO

Hanno parcheggiato allo stadio e poi avanti, gambe in spalla fino alla Fiera.

La Fiera che non ti aspetti, una di quelle che sbucano dal cilindro quando al massimo ti immagini solo di vedere le orecchie di un coniglio. Una fiera dalla pazza folla. Una Fiera che prima sabato ma soprattutto ieri ha invaso il centro, occupando i parcheggi fino all’ultimo posto. Fino a costringere gli ultimi innamorati a farsi a piedi il "mare" tra lo stadio e via Guido Monaco.

Oltre trentamila presenze in due giorni, forse quarantamila. Che diventano d’incanto la prova generale dei grandi eventi d’autunno. Tra una settimana c’è il Mercato Internazionale, la febbre dei sapori esotici e insieme la movida traslocata in zona Eden. Roba da stomaci forti e da 340 mila arrivi.

Dalla metà di novembre arriva la Città di Natale, in sella al mercatino tirolese più meridionale del mondo e forte comunque ormai di un suo traino anche al di là dei canederli e degli stinchi di maiale. La Fiera a dicembre si fa più in là, traslocando altrove tutti i banchi di piazza Grande, ma prima ha voluto lanciare il suo grido.

I quasi quarantamila sono un segnale fragoroso, per la soddisfazione dell’assessore e presidente Intour Simone Chierici. Un successo ma anche un campanello d’allarme. Perché la sosta travolta da una Fiera richiama direttamente quella che sarà. Non si possono costruire nuovi parcheggi ad hoc ma certo diventa determinante ritagliare aree provvisorie, anche al di là del solito Centro affari. Un giorno trovi chi viene a piedi dallo Stadio, un altro potresti trovare chi gira al largo.

È vero, stavolta a complicare gli accessi c’era anche la corsa podistica, curiosamente incastrata proprio nel giorno della Fiera, le cui date un tempo il Comune tutelava da qualunque altro incastro magico. Ma il colpo d’occhio delle strade era inequivocabile: un fiume in piena di visitatori, a tratti ci si muoveva a fatica, come a ridosso del Natale. E davanti al quale l’Antiquaria ha offerto il volto migliore: lo slittamento di Parma ha mantenuto sul percorso anche alcuni degli espositori di punta, quelli che a ottobre in genere saltano un turno. Gongolavano anche loro, essendo riusciti a mettere il sale sulla coda di una grande Fiera per poi partire tra pochi giorni verso i rivali.

Certo, gli affari non sempre seguono lo stesso ritmo degli arrivi, anche se ieri di acquisti ce ne sono stati e lo vedevi fisicamente da quanti si aggiravano sulla via del ritorno con mobili e lampade. La molla ieri più che mai è stata quella dei prezzi: da tempo non si vedevano sconti del 50%, roba da saldi applicata al buon antiquariato. Ma la macchina gira e gira al punto da meritare un’ulteriore scommessa da parte degli organizzatori.

Da una parte nell’evitare incroci complessi nel weekend dell’Antiquaria, le altre settimane sono quasi sempre libere, e dall’altra nel venire incontro anche sul fronte dei servizi.

"Da mesi non lavoravamo così" confessa un barista a ridosso dei banchi. Il centro respira a pieni polmoni, nel tandem ormai rodato e perfetto con la Fiera. L’occasione per tornare ad allargare la cerchia degli espositori, di spazi disponibili a ridosso del percorso ce ne sono tanti, senza bisogno di andare in trasferta a Sant’Agostino, come succede da troppe edizioni agli artigiani.

È vero, lì sono un po’ più vicini allo Stadio, ma la festa è in centro. Oggi più che mai.