LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Fiera, la carica dei 250 al Prato Sono 70 gli antiquari in cerca di posto e nel parco aumentano i banchi

Boom di richieste dagli espositori occasionali. I titolari arrivano a quota 243, venti in più rispetto al 2019. Nell’area crescono gli spazi. È l’edizione più gettonata in tandem con la Giostra. Resta il nodo vintage. .

Fiera, la carica dei 250 al Prato Sono 70 gli antiquari in cerca di posto e nel parco aumentano i banchi

di Lucia Bigozzi

"Bruno come stai? E la tua signora, tutto ok?". Pacca sulle spalle, stretta di mano robusta: al Prato gli antiquari conquistano "la piazza" più ricca e riallacciano i fili di amicizie che tornano a incrociarsi all’ombra degli alberi secolari del parco. Ieri le grandi manovre della logistica, oggi il debutto nella versione che sposa la Giostra in Piazza Grande. Le novità: un numero elevato di "spuntisti", gli antiquari in stand by in attesa di un posto all’ultimo tuffo. Sono settanta e arrivano per lo più dal nord e centro Italia, ma c’è anche chi arriva dalla Sicilia e dalla Campania.

Settanta domande spedite all’ufficio del Comune, settanta in attesa di entrare al Prato (se il numero delle richieste corrisponderà alle presenze reali) e da stamani scatta l’operazione location. Significa che la Fiera chiama e le richieste aumentano. Certo, si tratta dell’edizione settembrina, la più ambita dagli antiquari, ma è comunque un fatto e da qui bisognerà partire nella prospettiva che va in una direzione: la crescita della manifestazione. Che si è già ripresa dai guasti della pandemia (dal 2019 guadagna venti espositori passando da 223 a 243) e tuttavia ha strada davanti per migliorare. L’altra novità riguarda l’area del Prato che si allarga, accogliendo dieci-quindici antiquari in più rispetto a un anno fa. In tutto sono 243 titolari presenti dopo il varo del bando comunale che ha esteso il raggio d’azione nel percorso espositivo.

Resta il nodo di Piazza Sant’Agostino, la "riserva" degli artigiani: qui il numero dei banchi è risicato: a luglio e agosto se ne contavano meno di dieci. Che fare? A Palazzo Cavallo si monitora la situazione nella speranza che l’interesse degli espositori cresca, come quello degli antiquari. Va detto che la Piazza resta un pò scollegata dal percorso ma è pure vero che esserci può rappresentare un’opportunità. L’altro tema su cui occorrerà lavorare ha un titolo: vintage. Nella fiera di agosto ha rotto gli argini, ad esempio in piazza del Comune, via Guido Monaco e Cesalpino. Sui banchi perfino le camice hawaiane. Anche perchè un conto è il vintage, un conto è l’usato. Questione al vaglio dell’assessore Simone Chierici che dovrà riprendere in mano il regolamento. Per ora, basta una frase a indicare la via della misura: "Non bisogna snaturare la Fiera".