Arezzo, 2 settembre 2014 - Ormai più che un film sulla vita di Gelli è una telelenovela che divide anche la famiglia del Venerabile. Vedasi il nipote Alessio Donnini che si schiera dalla parte dei Palleggi, dopo che l'ex capo della P2 aveva preso le distanze dal progetto cinematografico: chi siano i Palleggi lo dice il processo per direttissima che dovranno subire il 18 settembre per tentato furto, aveva attaccato il vecchio Licio, con molto sarcasmo. Il nipote (figlio della figlia defunta Maria Grazia) invece la pensa diversamente.
"Non capisco mio nonno, sono anche amareggiato. Ormai parlare con lui è difficile, quando lo cerco a Villa Wanda non riesco mai a farmelo passare al telefono. I Palleggi, dal canto loro, annunciano querela per diffamazione nei confronti di Gelli che aveva parlato di firma estorta mentre era quasi moribondo. Macchè, ribattono loro, il Venerabile ha dato il suo consenso nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, lo dimostrano le ore di intervista che fanno da base alla sceneggiatura e anche le foto che abbiamo scattato insieme.
La famiglia italo-americana (lui , Per Giovanni, è aretino, ma lei è, Renè, statunitense doc, medico con la passione del cinema) sono incappati in una brutta vicenda cui allude anche il Venerabile: il 31 luglio sono stati sorpresi a Campriano fuori dall'abitazione dell'avvocato che è il nuovo compagno della madre di lui, da cui Pier Giovanni è diviso con forti attriti per la questione dell'eredità del castello Valdicolle, nei pressi di Bagnoro, trasformato in relasi di lusso dal padre di Palleggi prima della morte.