LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Fimer, colpo di scena Clementy non versa i primi cinque milioni Vertice con Louvrier

Il versamento fissato dal tribunale entro il 6 agosto non è arrivato. Oggi previsto un incontro tra il manager del fondo inglese e i sindacati. Paoletti (Cisl): "Spiegherà le ragioni. Prioritari gli interessi degli operai". .

Fimer, colpo di scena  Clementy non versa  i primi cinque milioni  Vertice con Louvrier

Fimer, colpo di scena Clementy non versa i primi cinque milioni Vertice con Louvrier

di Lucia Bigozzi

C’è un nuovo colpo di scena nella vertenza Fimer. L’ennesimo dopo mesi sulle montagne russe e i trenta giorni "blindati" nello stabilimento di Terranuova: a giugno operai in presidio permanente, giorno e notte per difendere lavoro e futuro.

In questa storia c’è perfino la "guerra" dei Fondi che si contendono l’acquisizione dell’azienda leader nella produzione di inverter fotovoltaici: da un lato Clementy scelto dal cda, dall’altro Greybull Mc Laren che ha firmato un accordo con la proprietà. Dal tribunale milanese è arrivato il disco verde su Clementy ma con un calendario di adempimenti e date da rispettare nella marcia di avvicinamento all’udienza del 21 agosto per esaminare il piano di concordato preventivo. Il nuovo colpo di scena arriva di prima mattina nel giorno in cui nella casse Fimer si attendevano 5 milioni di euro: finora nessun versamento della prima tranche stabilita dal giudice. Una cifra finalizzata a tappare la "falla" aperta con fornitori e creditori, ma insufficiente a far ripartire la produzione nello stabilimento dove si lavora a ranghi ridotti, spiegano gli operai. Clementy è chiamata a corrispondere 17 milioni entro il 21 agosto (compresi i cinque non ancora versati) e 95 a operazione conclusa. Nei reparti la notizia riporta i lavoratori al punto di partenza: "Un’altra doccia fredda, non si vede la fine del tunnel", sbotta Liviana, in Fimer da oltre trent’anni.

Prudenti i sindacati che vogliono vederci chiaro: oggi è previsto un incontro (ancora da capire se in fabbrica o in videoconferenza) con Pierre Louvrier, presidente del consiglio di vigilanza del fondo inglese.

Louvrier, dovrà motivare il mancato pagamento della prima tranche anche se c’è’ chi, tra gli addetti ai lavori, ipotizza un rinvio finalizzato al versamento di una quota maggiore. In altre parole, Clementy potrebbe optare per una modalità di pagamento diversa: una cifra più consistente rispetto ai 5 milioni per garantire il pagamento dei fornitori e rimettere in moto pienamente la produzione, passando direttamente dai fornitori come garanti e non dalle casse di Fimer.

È un’ipotesi che rimbalza in queste ore tra i reparti, ma che dovrà passare dalla comunicazione al tribunale che a sua volta, dovrà pronunciarsi. Ad ora, nessuno può escludere niente, perfino un no del giudice che aprirebbe la via più temuta.

"Resto ai fatti. Se Clementy ha individuato una diversa modalità di finanziamento cercheremo di capire che succede. Non entro nel merito del perchè non ha ancora versato i 5 milioni, la valutazione spetta al cda. La priorità per me è l’interesse dei lavoratori e dei creditori", commenta Ilaria Paoletti della Fim Cisl che si prepara al nuovo faccia a faccia con Clementy.