MARCO CORSI
Cronaca

Fimer, l’offerta McLaren non ferma la protesta "Fuori le risposte": presidio verso il tribunale

Oggi l’incontro con l’azienda convocato dalla Regione. I sindacati non mollano: "Senza garanzie alzeremo il livello della protesta". Tracchi: "L’ipotesi del fondo legato alla grande azienda esiste". Le prime ombre anche sulla Abb: 100 contratti interinali a rischio.

Fimer, l’offerta McLaren non ferma la protesta  "Fuori le risposte": presidio verso il tribunale

Fimer, l’offerta McLaren non ferma la protesta "Fuori le risposte": presidio verso il tribunale

di Marco Corsi

"Anche a noi risulta che ci sia questo fondo di investimento legato alla McLaren interessato a Fimer. Ecco perché chiediamo con insistenza che ci venga ufficializzato, avviando al contempo un confronto per capire che tipo di soluzione si può prospettare per i lavoratori e anche per i creditori dato che, non dimentichiamolo, l’azienda è in concordato". Il segretario provinciale della Cgil Alessandro Tracchi non solo conferma l’indiscrezione di ieri. Ma va oltre. "Vogliamo conoscere il piano industriale e incontrare i responsabili del fondo".

Il colosso inglese, direttamente o indirettamente, sarebbe coinvolto nel possibile acquisto dell’azienda e ieri mattina, in occasione del corteo organizzato per la Festa della Liberazione a Terranuova, era il grande argomento al centro del dibattito. Ma i sindacati chiedono che l’ufficialità arrivi nelle sedi opportune, altrimenti sono allo studio iniziative di protesta. Se l’incontro di oggi con i responsabili dell’azienda, al quale parteciperanno anche rappresentanti della Regione, dovesse andare a vuoto il presidio si spostebbe. "Siamo pronti ad andare davanti al Tribunale di Arezzo".

"I nomi circolano - ha aggiunto Luana Casucci della Uilm Uil – Anche noi siamo a conoscenza di questo investitore, ma ufficialmente non c’è ancora niente. Difficile quindi dare una valutazione, perché in questo anno e mezzo si sono presentati svariati investitori, ma poi la trattativa non si è mai concretizzata. Speriamo che stavolta vada a buon fine".

"Indipendentemente dalle indiscrezioni che stanno circolando, noi quel nome, se realmente c’è, vogliamo che venga annunciato nelle sedi opportune", dice categorica Ilaria Paoletti della Fim Cisl. Intanto stamani la Regione ha convocato un incontro nella sede dello stabilimento, cui sono stati invitati il Cda di Fimer, la direzione della fabbrica, il Comune e i sindacati.

"Quindi ci aspettiamo venga velocemente comunicato il nome dell’investitore e soprattutto chiediamo di sapere se l’offerta c’è davvero – ha aggiunto Paoletti – In caso contrario metteremo in atto altre iniziative, con un sit-in e un presidio davanti al Tribunale". Il sindaco di Terranuova Sergio Chienni non entra nel merito dei nomi circolati in queste ore, ma precisa un aspetto per niente secondario. "Siamo arrivati ad un bivio – spiega – da una parte il rischio di un’amministrazione straordinaria o peggio ancora di un fallimento, dall’altro, ove confermata questa proposta, un orizzonte concreto che può salvaguardare i lavoratori. L’azienda – ha aggiunto – ha una crisi di liquidità, ma opera in un settore trainante a livello mondiale. Siamo quindi in presenza di un paradosso".

Ieri il corteo, organizzato in occasione della Festa del 25 aprile, è partito dai cancelli della fabbrica ed è proseguito verso piazza della Repubblica raggiungendo piazza della Liberazione. La vertenza Fimer, in Valdarno, coinvolge 280 lavoratori diretti, circa 200 in meno del parco addetti originario. Mentre ombre si allungano anche sulla Abb, l’altro ramo della ex Power One, per la quale si parla di un centinaio di contratti interinali non rinnovati. Stamani l’incontro convocato da Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali, potrebbe fugare qualche dubbio. Se davvero un fondo legato alla McLaren rilevasse Fimer si potrebbe chiudere un anno da incubo.