ALBERTO PIERINI
Cronaca

Fimer più vicina alla McLaren Ma i giudici: "Subito 5 milioni"

Il tribunale prima del concordato dà l’ok al versamento, il termine anticipato è l’8 settembre. Il fondo inglese ci sta e risponde: "Pagheremo anche prima". Resta però l’ultimatum al Cda.

Fimer più vicina alla McLaren  Ma i giudici: "Subito 5 milioni"

Fimer più vicina alla McLaren Ma i giudici: "Subito 5 milioni"

di Alberto Pierini

In fondo, tra codici e codicilli quasi illeggibili se non agli appassionati di diritto, gli hanno chiesto solo una prova d’amore. Salata, quasi cinque milioni sull’unghia, ma a quel punto decisiva: perché chi immette tante risorse in un’azienda in crisi significa davvero che vuole salvarla.

L’azienda è la Fimer, al centro da mesi di una vertenza surreale, lo spasimante è il gruppo GreybullMcLaren Applied. I giudici di Milano stavolta si sono rivolti praticamente a loro. Aspettavano tutti la risposta alla richiesta di concordato preventivo presentata dal Cda? E’ arrivata invece la risposta ad un’istanza che chiedeva la possibilità per il fondo inglese di versare un finanziamento urgente. I nomi in questa vicenda si rincorrono freneticamente: in questo caso è la Ma Solar Italy Limited, ma sempre di Greybull si parla.

I giudici autorizzano ma non a occhi chiusi. Non è possibile, dicono, "una mera correzione-modifica del decreto di autorizzazione di luglio sostituendo un soggetto finanziario con un altro". Via Clementy e dentro Greybull? Troppo semplice.

Motivo: il quadro dei tempi è diverso, le cifre pure, le condizioni sospensive e le garanzie anche. E del resto l’istanza sui tempi giocava largo: proponeva infatti una prima tranche di finanziamento di 4 milioni e 908 mila euro nella settimana dal primo all’8 ottobre. E questo è uno dei nodi che i giudici tagliano.

Voliamo direttamente alla conclusione, il nocciolo del decreto. "Il versamento in un’unica tranche va saldato entro e non oltre l’8 settembre". Lasciamo stare la potenza evocativa di questa data, ci auguriamo casuale. Ma è esattamente un mese prima.

Greybull ci starà? Greybull ci sta. La risposta, viva la prova d’amore, arriva quasi più velocemente del sì della sposa. Mezz’ora dal momento in cui io siti e le agenzie cominciano a rilanciare il decreto dei giudici.

"McLaren Applied e Greybull Capital hanno ricevuto e vagliato con cura il decreto di autorizzazione emesso dal Tribunale di Milano. Confermano la propria volontà e determinazione a ottemperare pienamente e rapidamente quanto previsto dal decreto. Pertanto sono pronte ad erogare il finanziamento di 4 milioni e 900mila euro anche in anticipo rispetto al termine previsto dal tribunale". E vissero felici e contenti? Forse sì ma senza dimenticare un inciso che pesa parecchio in una vicenda che sugli incisi si è spesso giocata. Lo avevamo sorvolato per metterlo in evidenza, eccolo: paghiamo e pagheremo ma "una volta completati tutti gli adempimenti procedurali da parte del consiglio di amministrazione e dei soci".

Basta la parola. In questa fase del film l’unico adempimento procedurale atteso dagli inglesi è semplice come acqua di fonte: dimissioni. Sono quelle che il gruppo aveva richiesto alla luce dell’accordo firmato da tutti. E sono quelle che ribadisce davanti alla prima fumata bianca.

Tradotto: senza le dimissioni del Cda, anzi di quello che resta, dei cinque milioni non c’è certezza. E quindi neanche del futuro Fimer. Un’altra sveglia dal tic-tac eclatante viene caricata nel cuore di questa vicenda. Il tempo di correre Giostra e già saremo in odore di svolta. In un quadro che resta pesante.

I giudici infatti risaltano, alla luce delle carte, che "alla fine del primo quarto del mese di settembre (cioè l’otto...) senza intervento di Ma Solar la cassa della società sin ridurrebbe a soli 40mila euro". Quindi situazione di assoluta emergenza per chi deve pagare i rifornitori, rifare il pieno di materie prime, rilanciare le macchine.

"I richiesti nuovi mezzi finanziari sono necessari al più rapido riavvio dell’attività". Gli operai, che sono tornati in fabbrica ma si aggirano a volte sconsolati, lo sanno bene. E circolettano di rosso quel venerdì 8 settembre. Rosso fuoco. Ma nessuno vuole parlare di amore.