MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Finti carabinieri truffano anziana. Scoperti e arrestati dai veri militari

Due ragazzi e una ragazza poco più che ventenni avevano messo in atto la storia dell’incidente al figlio. La moglie ha preparato soldi e gioielli mentre il marito è andato in caserma e qui è scattato l’allarme.

Arrestati per tentata truffa aggravata in flagranza due ragazzi e una ragazza, scoperti e fermati grazie ad un’operazione degli uomini della Compagnia di San Giovanni

Arrestati per tentata truffa aggravata in flagranza due ragazzi e una ragazza, scoperti e fermati grazie ad un’operazione degli uomini della Compagnia di San Giovanni

Pendolari del crimine per rinverdire i fasti di un classico raggiro in auge da qualche anno, ovvero quella del "finto carabiniere", ma in questo caso tre giovani provenienti dalla Campania finiscono nella rete dei militari autentici. Arrestati per tentata truffa aggravata in flagranza due ragazzi e una ragazza poco più che ventenni, scoperti e fermati grazie ad un’operazione tempestiva degli uomini della Compagnia di San Giovanni. Consolidato lo schema per cercare di spillare quattrini a un’anziana residente nella città di Masaccio. Un sedicente esponente della Benemerita ha contattato per telefono la pensionata informandola che il figlio aveva provocato un grave incidente stradale, investendo per giunta un minore col rischio concreto di finire in carcere. Unico sistema per tirarlo fuori dai guai sborsare molti soldi, ma sarebbero andati bene pure dei gioielli. Comprensibilmente spaventata per la sorte del figliolo e di fronte alle insistenze del presunto graduato dell’Arma, la signora ha iniziato a raccogliere banconote e preziosi per consegnarli ad alcune persone incaricate di venire a prenderli. In quel momento si trovava in casa anche il marito della donna che, a sua volta, veniva convinto dal militare farlocco a raggiungere la caserma di Figline Valdarno per ritirare gli atti relativi al sinistro. Altro non era che un espediente utile a far rimanere sola in casa e vulnerabile la moglie. E infatti la vittima, sotto shock per quanto poteva capitare al figlio, ha raccolto tutti gli oggetti d’oro posseduti e li ha disposti sul tavolo di cucina aspettando che al portone suonassero gli emissari di quello che non immaginava essere un truffatore.

Il piano dei malviventi, tuttavia, non è andato secondo le attese, perché non appena il consorte dell’anziana è giunto alla stazione dei Carabinieri figlinesi e ha raccontato l’episodio sono scattate le contromisure. I militari hanno compreso subito l’inganno e avvisato i colleghi sangiovannesi che si sono appostati vicino all’abitazione della coppia, intercettando i tre giovani, tutti residenti nell’hinterland partenopeo e dotati di telefoni cellulari utilizzati per tenere i contatti con i complici incaricati di chiamare la pensionata e di tenerla occupata fino al loro arrivo. Arrestati in flagranza e trascorse alcune ore in camera di sicurezza della Compagnia di San Giovanni, ieri i tre sono comparsi davanti al giudice del Tribunale di Arezzo che ha convalidato il fermo e disposto per uno di loro gli arresti domiciliari e per gli altri due la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.