Arezzo, 27 novembre 2023 – Una storia iniziata nel 1957 rimasta sospesa per 66 anni. I protagonisti? Un pallone (con tutti i sogni che gli ruzzolano intorno), dei bambini e la squadra del cuore.
La storia inizia, appunto, nel 1957 quando la Fiorentina di Fulvio Bernardini si allenava a Camaldoli in Casentino. I giocatori viola presero un pallone al nipote del proprietario del ristorante e giocando a calcio lo bucarono. Il ragazzino, Dante Tassini, che ora ha raccontato quanto accaduto, all'epoca aveva sette anni e iniziò a piangere. Gli fu così assicurato che sarebbe stato inviato un pallone nuovo al bimbo ma il dono non arrivò mai, dopo due anni il nonno decise che non avrebbero mai più tifato Fiorentina ma avrebbero fatto il tifo per la squadra in quel momento ultima in classifica ovvero la Lazio.
Qualche settimana fa una signora è entrata nel locale e ha visto le sciarpe della Lazio meravigliandosi di un presidio di tifo biancoceleste proprio a Camaldoli. Dopo essere venuta a conoscenza della storia la donna, moglie di un membro dello staff viola, racconta ancora Tassini, ha promesso di tornare con un pallone con i nomi dei giocatori del 1957. Qualche giorno fa la consegna del pallone ha posto fine alla diatriba. "Ma non torneremo - ha detto Tassini - a tifare Fiorentina, restiamo fedeli alla Lazio ma siamo felici”.