
di Lucia Bigozzi
L’ultimo giorno di scuola è per le vie del paese con cinquecento bambini che indossano i costumi realizzati in classe e sfilano a braccetto di Re Giocondino, versione "baby" dell’adulto Re Giocondo, sovrano del Carnevale che stasera debutta sotto le stelle e domani anima la seconda domenica dei corsi mascherati. I giganti di cartapesta tornano in piazza oggi pomeriggio (alle 18) e dalle 22 attraversano il centro storico in una notte di allegria, con tanto di schiuma-party e dj set.
L’anteprima del secondo weekend di Carnevale (oltre tremila i visitatori nella giornata inaugurale della kermesse), è la festa dedicata ai più piccoli: cinquecento alunni, tra scuola elementare e media, insieme a un gruppo di studenti delle scuole superiori, sono i protagonisti del progetto voluto dall’Istituto omnicomprensivo "Marcelli" in collaborazione con il Comune e l’associazione Carnevale che da anni porta avanti la scuola di cartapesta per formare i maestri cartapestai di domani, garantendo continuità generazionale al Carnevale più antico d’Italia. La sfilata, rimasta in stand by per la pandemia, è ispirata alle opere liriche e studenti e prof hanno creato costumi tratti da Carmen, Madama Butterfly, Orfeo di Monteverdi e il Flauto Magico. "Il tema del carnevale è da sempre presente nelle attività del nostro istituto perché riteniamo importante trasmettere ai ragazzi, accanto alla cultura dell’internazionalizzazione, la consapevolezza delle tradizioni e delle radici identitarie che sono parte integrante del nostro vissuto".
E così ieri in piazza hanno cantato, ballato e fatto festa, centinaia di ragazzi con insegnanti e genitori, ma la novità di quest’anno è rappresentata dal coinvolgimento dei "nonni", ovvero gli anziani della casa-famiglia di Foiano. "Ho proposto l’interazione alla responsabile della struttura Silvia Bucci che ha aderito con entusiasmo e gli anziani hanno scelto e preparato i costumi dei personaggi del Barbiere di Siviglia" spiega Roberta Giovacchini, insegnante che ha curato il progetto. Sotto gli occhi divertiti di Re Giocondo, sfilano generazioni che si tengono per mano, come in un passaggio di testimone ideale. "La scuola di cartapesta è ormai una realtà importante alla quale teniamo molto" sottolinea Andrea Capannelli, vicepresidente dell’associazione Carnevale che segue da vicino le "lezioni" in laboratorio con i maestri cartapestai della tradizione foianese e ammira i manufatti esposti nelle piazze del paese, "piccoli capolavori di creatività.
E’ davvero emozionante notare l’entusiasmo dei bambini mentre imparano dagli artisti della cartapesta, forme e tecniche di lavorazione che poi, in sinergia con la scuola, approfondiscono in classe". Non solo mascherate, ma anche una mostra che ricostruisce "il percorso delle varie sfilate a tema realizzate dai ragazzi nel corso degli anni", aggiunge Bernardini. La "chicca" sta nel testamento in rima di Re Giocondino prima di finire sul rogo: il testo è stato composto dagli alunni delle quinte elementari: una particolarità che conferma il legame tra scuola e territorio, innovazione e tradizione. Stasera e domani torna in passerella il mondo degli adulti, ma nel regno di Re Giocondo, si sa, l’età è solo un dettaglio.