GAIA PAPI
Cronaca

Folle fuga dopo il furto. Trenta chilometri all’inseguimento per il pieno non pagato

Due ladri intercettati dalla polizia stradale al casello Valdarno dell’Autosole. Il testa a testa a gran velocità è andato avanti fino a Indicatore: arrestati.

Folle fuga dopo il furto. Trenta chilometri all’inseguimento per il pieno non pagato

Folle fuga dopo il furto. Trenta chilometri all’inseguimento per il pieno non pagato

Trenta chilometri, dall’A1 ad Indicatore. Tanto è durato il rocambolesco inseguimento da parte della polizia di un’auto con a bordo due napoletani. Polizia che si era messa sulle loro tracce per un pieno di benzina non pagato, ma tanto è bastato per far scattare un inseguimento da film. Con tanto di speronamenti, collisioni, spari. Ma riavvolgiamo la pellicola di questo film. Tutto inizia alla stazione di servizio di Peretola ovest dove l’auto, una Fiat 500 X, fa rifornimento e non paga. La segnalazione arriva alla polizia stradale che, al casello Valdarno dell’A1, vede arrivare l’auto e intima l’alt. Ma i due lo ignorano ed escono dall’autostrada verso Montevarchi. Sulla rotatoria speronano l’auto dei poliziotti che cominciano a sospettare che non si tratterà di un banale inseguimento. La Fiat 500 prosegue a velocità verso Levane. Arriva a Montalto dove i due lanciano dal finestrino una valigetta di attrezzi da lavoro. A Poggio Bagnoli sembra che la fuga sia arrivata a termine.

L’auto dei due rimane incastrata in una aiuola. Forse è la fine. Un agente scende dalla volante, si avvicina, ma l’auto dei due napoletani ingrana la retromarcia e punta verso il poliziotto. Sono attimi in cui può accadere il peggio. L’agente ha la prontezza di prendere la pistola e sparare un colpo intimidatorio. Ma la follia dei due non si placa. Per tutta risposta, chi è alla guida ingrana la marcia, e riprende la corsa speronando di nuovo l’auto della polizia. E’ un inseguimento al cardiopalmo. L’auto sbatte contro due macchine, fortunatamente senza causare feriti. Poi fa inversione a u. Tra gli agenti sale la preoccupazione per la sicurezza dei cittadini, è massima l’attenzione che pongono durante l’inseguimento. Intanto intervengono altre auto della polizia, e ad Indicatore, all’altezza del distributore dell’Ip, i due vengono fermati. Sono campani, già noti alle forze dell’ordine. In auto nascondevano materiale rubato. Processati con rito abbreviato al tribunale di Arezzo. Entrambi sono stati condannati per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, uno dei due è stato posto agli arresti domiciliari e condannato ad un anno; l’altro, il più giovane, condannato ad 8 mesi.