LUCIA BIGOZZI
Cronaca

"Fondazioni? Ce le imitano tutti". Chierici: campagna denigratoria: "Controlli e trasparenza assoluti"

L’assessore respinge al mittente le accuse: "Non fanno opposizione a noi ma a una città". Replica a Scelgo Arezzo: "Riceviamo molti amministratori interessati a questa soluzione".

"Fondazioni? Ce le imitano tutti". Chierici: campagna denigratoria: "Controlli e trasparenza assoluti"

L’assessore respinge al mittente le accuse: "Non fanno opposizione a noi ma a una città". Replica a Scelgo Arezzo: "Riceviamo molti amministratori interessati a questa soluzione".

Assessore Chierici cosa risponde alle accuse lanciate da Scelgo Arezzo sulla gestione delle Fondazioni?

"Non contestiamo il diritto di fare opposizione, che è il succo della politica, ma c’è modo e modo di fare opposizione. Dopo decenni, Arezzo è riuscita a entrare in circuiti che fino a poco tempo fa non le appartenevano, sia a livello turistico che culturale. E credo che il merito vada proprio all’attività svolta in questi anni dai due nuovi soggetti che Scelgo Arezzo critica. Noi abbiamo ricevuto diversi rappresentanti di amministrazioni, di ogni colore politico, che hanno chiesto cosa facciamo e informazioni sulle modalità operative. Tradotto: tentano di mutuare la nostra idea ed esperienza. Questo dovrebbe dirla tutta sulla scelta del 2018, con la delibera che istituisce le Fondazioni. La campagna denigratoria che qualcuno porta avanti, può essere deleteria non tanto per la parte politica che oggi governa, ma per la città".

Faccia un esempio.

"Abbiamo dei contratti ed accordi con soggetti pubblici e con un ministero, mi riferisco al capitolo musei. Non credo che stare sempre sui giornali a criticare inveritamente, possa portare a qualcosa di positivo...".

Come funziona il controllo delle fondazioni?

"Il testo unico sulle società partecipate include anche la titolarità di rapporti come fondatori o membri negli enti di diritto privato diversi dalle società. Così come alcune sentenze equiparano le Fondazioni controllate da enti pubblici a società partecipate su trasparenza e anticorruzione. La stessa Anac più volte ha confermato come le Fondazioni siano assoggettate a obblighi di trasparenza e prevenzione analoghi a quelle del socio fondatore, cioè il Comune. Tutto quello che ho detto è pubblicato nella massima trasparenza. Il Comune eroga delle risorse alle Fondazioni e a fine anno chiede una dettagliata e puntuale rendicontazione dell’impiego di queste risorse. Aggiungo, infine, che nelle Fondazioni tre membri sono nominati dal Comune stesso".

Vi accusano di scarsa trasparenza. Cosa risponde?

"È inaccettabile che si parli di scarsa trasparenza. La trasparenza è tale che il consigliere che ci critica in maniera anche strumentale ha potuto facilmente visionare la relazione al bilancio della Fondazione ArezzoinTour. E qui vorrei precisare che il bilancio non è, come dice Donati, “ingessato“ ma è certamente influenzato dal lato costi, dall’assunzione di circa dieci operatori museali in virtù dell’accordo di valorizzazione stipulato con il ministero. Accordo che peraltro sta producendo i suoi frutti. Questo non mette minimamente a rischio la solidità della fondazione stessa, tanto che il revisore ha espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio. Ciò dimostra che il revisore pur essendo di nomina del socio fondatore, cioè il Comune, ha evidentemente la più ampia libertà di azione nelle sue valutazioni".

Qual è il ruolo del consiglio comunale rispetto all’attività delle Fondazioni?

"Lo scopo delle Fondazioni non è certo quello di sottrarre la loro attività al controllo del consiglio comunale. La delibera del 23 febbraio 2018, lo spiega bene. La ratio è chiara: offrire alla collettività un servizio sempre più efficiente superando la frammentazione delle allora attuali forme di gestione dei servizi presenti sul territorio, migliorando il servizio sotto l’aspetto qualitativo e quantitativo con una forma più idonea e funzionale - questo sì - all’esigenze di autonomia organizzativa, gestionale e decisionale. Facendo peraltro coesistere in un unico soggetto operativo enti locali, associazioni, imprese e privati.

Sì ma dove sta la differenza tra i nuovi soggetti e lo schema classico?

"Questo modello di gestione è propedeutico a una maggiore capacità delle Fondazioni di reperire risorse finanziarie non solo dal pubblico. Il rapporto giuridico tra il Comune e le fondazioni consente al primo un controllo ed una ingerenza più penetrante di quello praticabile su un diverso soggetto terzo. Il consiglio comunale vota tutto ciò che attiene al bilancio e quindi anche le assegnazioni di risorse alle Fondazioni. Esattamente come approvò nel 2018 l’istituzione delle due Fondazioni, ArezzoinTour e Guido d’Arezzo, condividendone la genesi e gli obiettivi.