Fondazioni nel mirino. Donati: "Uscite ingenti e nessuna trasparenza. Il sindaco ci risponda"

Il consigliere di Scelgo Arezzo ripropone dubbi e questioni aperte su Intour e Guido d’Arezzo. "Ghinelli deve ancora chiarire in consiglio".

Fondazioni nel mirino. Donati: "Uscite ingenti e nessuna trasparenza. Il sindaco ci risponda"

Il consigliere di Scelgo Arezzo ripropone dubbi e questioni aperte su Intour e Guido d’Arezzo. "Ghinelli deve ancora chiarire in consiglio".

A pochi giorni dall’ultima interrogazione comunale, Marco Donati di Scelgo Arezzo torna sulla questione delle fondazioni del Comune di Arezzo: "Ci hanno detto che se avessimo studiato di più ci saremmo risparmiati l’interrogazione. Bene, abbiamo studiato, adesso si chiarisca il prima possibile".

Donati ricorda innanzitutto l’interrogazione in consiglio comunale del 13 giugno sull’inquadramento giuridico degli organismi creati in questi anni, “alla luce anche delle risorse gestite, che continuano a essere ingenti senza che riusciamo a cogliere la portata del loro ritorno. Il sindaco in quella sede ci disse che non avevamo studiato bene e che se lo avessimo fatto avremmo evitato la presentazione di quell’atto. Chi non si applica, a scuola, in genere viene rimandato a settembre ma arrivati a questo punto, quasi 50 giorni e ben oltre il termine entro il quale Ghinelli doveva risponderci, temo che in quel mese, forse, riceveremo la replica del sindaco. Evidentemente ponevamo questioni non proprio banali, di non facile riscontro. Abbiamo invece toccato un nervo scoperto, che tocca per InTour e Guido d’Arezzo il cortocircuito tra presunta natura pubblica ‘di diritto’ e trasparenza ‘di fatto’ nell’allocazione e utilizzo di quanto dispongono".

Documenti alla mano, Donati sottolinea come tra lo statuto della Fondazione Guido d’Arezzo, l’atto di convenzione con il Comune e la sezione “amminstrazione trasparente” del sito della fondazione stessa vi siano delle incongruenze di fondo. Anzitutto la fondazione, che secondo lo statuto sarebbe un Ente del Terzo Settore, è stata giudicata inadatta all’iscrizione al Registro Unico Nazionale Terzo Settore, che assicura la piena trasparenza degli enti che vi sono iscritti. "Il sindaco ha detto che lo statuto pecca di un refuso, che la fondazione non è un ente del terzo settore. Allora perché non correggerlo? E soprattutto, perché l’iscrizione al registro è stata negata?", conclude Donati. "Questi sono temi di cui dare conto al consiglio comunale".

S.C.